ORDINE PSICOLOGI ABRUZZO E CANDIDATI PRESIDENTE ALLA REGIONE: DOPO D’ALFONSO, INCONTRI CON MARCOZZI E ACERBO
Prosegue la serie di incontri richiesti dall’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo con i candidati Presidente alla Regione per affrontare alcune importanti tematiche riguardanti la Psicologia in Abruzzo: dopo il confronto della scorsa settimana con Luciano D’Alfonso (centrosinistra), oggi, nella sede pescarese degli Psicologi sono stati accolti Sara Marcozzi (Movimento 5 Stelle) e a seguire Maurizio Acerbo (L’altro Abruzzo). Agli incontri hanno partecipato il Dott. Tancredi Di Iullo, Presidente dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo e i Consiglieri. Al primo confronto c’erano anche i candidati del Movimento 5 stelle alle Regionali: Simone Giovarruscio, 37 anni, psicologo di Sulmona e Virginia Maloni, classe 1978, di San Benedetto del Tronto.
Il Presidente Di Iullo ha consegnato a tutti i candidati Presidente, che hanno fino ad ora accolto l’invito, un dossier dal titolo “La psicologia in Abruzzo” elaborato per illustrare l’attuale situazione della professione in Abruzzo.
Nel corso dei due confronti si è parlato dei problemi della professione con particolare riguardo per la condizione dei giovani psicologi pari ai 2/3 dei 2.156 iscritti all’Ordine d’Abruzzo, «che per assicurarsi un reddito accettano proposte dequalificanti rispetto al loro titolo di studio – ha spiegato il Dott. Di Iullo -. In più, temiamo che nel prossimo futuro non ci sarà ricambio nel servizio pubblico e che quelli tra di noi prossimi alla pensione non saranno sostituiti, con la conseguente scomparsa della figura dello psicologo nelle Asl». Ad entrambi i candidati sono state poi illustrate le opportunità per la professione, ovvero quegli strumenti che potrebbero portare ad una integrazione sociosanitaria nei contesti in cui sono erogati i servizi di prevenzione, cura e riabilitazione alla persona: la costruzione dei Piani di Zona, le “Case della Salute”, l’Istituzione della figura dello Psicologo di Base, l’istituzione all’interno del servizio sanitario regionale del servizio di psicologia.
Stessa conduzione, dunque, ma con svolgimento e conclusioni molto diversi.
Per la candidata del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi, il problema è più generale e riguarda la riorganizzazione della sanità e un uso corretto dei fondi a disposizione. «Per quanto riguarda la figura dello psicologo, all’interno del nostro programma, ci sono già alcuni degli argomenti che mi avete anticipato, come ad esempio la figura dello psicologo di base. Il nostro programma sulla sanità ha poi al centro la prevenzione perché pensiamo che la salute generi ricchezza e vorremmo tentare di non ammalarci. Crediamo inoltre che la vostra sia una figura fondamentale e, probabilmente, in questo periodo di crisi economica, tante persone non si sarebbero suicidate se avessero avuto un appoggio psicologico. Le risposte però non deve darle la politica, ma vanno trovate sul territorio. Ognuno per le proprie competenze, deve dare le soluzioni ai problemi che sono sul territori ed è questa la collaborazione che noi cerchiamo con tutti».
Più interlocutorio l’intervento del candidato per L’Altro Abruzzo, Maurizio Acerbo, interessato in modo particolare ad alcuni argomenti inerenti la professione dello psicologo, come la sua presenza all’interno delle carceri. «Implementare il numero di figure che si occupano della condizione del detenuto è fondamentale. Secondo me, molti degli episodi di cronaca per cui le carceri fanno notizia sono determinati dal fatto che non vengono individuate per tempo alcune situazioni di disagio psicologico. Ora che le carceri sono di competenza delle regioni abbiamo l’opportunità di agire in questo senso».
Altro tema a cuore del candidato Acerbo è l’istituzione di gruppi appartamento, «che possono creare opportunità di lavoro per gli operatori e, con una spesa inferiore rispetto a quella sostenuta fino ad ora per il mantenimento in strutture specializzate, offrono migliori condizioni di vita alle persone con disagi psicologici. Garantire adeguati livelli di welfare produce più occupazione, ma anche un risparmio».