Il presidente e fondatore dell’Italia dei Valori ancora in Abruzzo a sostegno dei candidati alle regionali e alle europee. Tra pomeriggio e serata a Silvi Marina e Teramo, domani a Pescara, Spoltore, San Benedetto dei Marsi e Avezzano
Battute sferzanti nei confronti di Berlusconi, riflessioni sul ruolo di IdV nel centrosinistra e rapporti tra politica e magistratura alla luce delle recenti inchieste sull’Expo. Ma soprattutto temi abruzzesi in vista del voto di domenica prossima, quando si andrà alle urne per il rinnovo di presidente della Regione e Emiciclo. Così è cominciata, nel Teramano (prima a Silvi Marina nella sala consiliare, poi alla sede elettorale di corso Porta Romana nel capoluogo), la seconda due giorni di Antonio Di Pietro, che fino a domani toccherà sette località nelle quattro province.
LA SFIDA ELETTORALE ABRUZZESE
«I nostri candidati, posso assicurarlo, sono gente pulita. Abbiamo fatto ammenda degli errori del passato», ha detto il presidente di IdV, «quando abbiamo peccato più che altro di eccessiva buona fede, e anche sull’onda della convinzione allora quasi ciecamente condivisa che pescare dalla cosiddetta “società civile” fosse garanzia di una scelta di cui non doversi pentire. I fatti hanno detto che così non è, ma noi garantiamo donne e uomini che corrono sotto il simbolo dell’Italia dei Valori perché li abbiamo scelti con oculatezza; non certamente», ha sottolineato, «in quanto portatori di pacchetti di voti». Parlando della coalizione di centrosinistra che candida Luciano D’Alfonso, il presidente ha spiegato il perché della presenza IdV. «Come avvenuto in ambito nazionale», ha detto, «noi dell’Italia dei Valori ci poniamo come coscienza critica dell’alleanza. Possiamo essere dubbiosi in merito a certe scelte, ma crediamo fortemente nel centrosinistra come portatore di ideali di legalità, trasparenza nell’amministrazione e lealtà verso i cittadini-elettori».
“UN DASPO ANCHE PER I POLITICI CORROTTI”
«Per ripulire le istituzioni da quei personaggi che hanno commesso reati», ha detto Di Pietro, «è necessario un Daspo a vita dalla curva sud della politica. Mi fa piacere che questo lo abbia capito anche il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e mi auguro che passi, quanto prima, dalle parole ai fatti. In merito, poi, al decreto contro la corruzione, di cui finalmente si parla anche tra le fila del Governo, strumento necessario per fare in modo che vengano ripristinati alcuni reati, come quello di concussione per induzione o di falso in bilancio, ci auguriamo che non si tratti dell’ennesima trovata elettorale. Non c’è altro modo per combattere questo cancro che affligge la società se non dando a chi deve debellarlo tutti i mezzi necessari. Le vicende giudiziarie legate all’Expo hanno riportato alle cronache personaggi torbidi che, negli anni, hanno continuato ad agire indisturbati, anzi, sono stati tutelati e introdotti nelle istituzioni da una certa politica malata, attenta solo agli intrecci affaristici e non alle esigenze dei cittadini. Questi soggetti sono stati anche aiutati da un sistema di tangenti che si è ingegnerizzato ed è diventato ancor più pericoloso. Negli anni, infatti, sono state approvate delle norme che hanno reso leciti quei comportamenti che prima erano illeciti. Anche per questo, c’è bisogno di un immediato ravvedimento da parte di chi riveste ruoli di governo perché non c’è altro tempo da perdere. Il bubbone scoppiato dalle inchieste sull’Expo deve essere una sveglia per chi, ricoprendo ruoli istituzionali, può e deve agire immediatamente per estromettere definitivamente dall’attività politica certi personaggi e dare alla magistratura più mezzi e risorse per combattere la corruzione, iniziando proprio dal ripristino di quei reati, cancellati con un colpo di spugna».
EUROPEE
«Noi dell’IdV vogliamo che si facciano dei passi in avanti per un’Europa più unita, un’Europa dei popoli e non delle banche e, mai come in questo momento, vogliamo rilanciare gli Stati Uniti d’Europa, una realtà federale dove vengano prese decisioni nell’interesse di tutti i cittadini europei. Non serve un voto di protesta ma un voto responsabile ed è ciò che chiediamo noi. Ribadiamo il nostro impegno e ci presentiamo alle prossime elezioni europee con il simbolo del partito, senza il mio nome, intenzionati a portare avanti le nostre battaglie, con la determinazione di sempre, e a dar voce a chi non ce l’ha».
CENTROSINISTRA
«L’Italia dei Valori si batte ancora per costruire una realtà bipolare ed un centrosinistra unitario nei programmi e coerente rispetto al voto chiesto ai cittadini. Per questo motivo, in passato, non abbiamo appoggiato il governo Monti, una realtà contro natura, e per questo stiamo rilanciando, per ciò che riguarda le elezioni amministrative, l’idea di un centrosinistra unitario, dove sono i cittadini a scegliere chi li deve rappresentare nelle istituzioni. Agli italiani chiediamo un voto di qualità per aiutarci a vincere, convincere e a governare nell’interesse della collettività, come abbiamo dimostrato in questi anni».
BERLUSCONI
«L’ex cavaliere, condannato in via definitiva per frode fiscale, si illude ancora di poter tornare alla ribalta. Io credo che abbia già fatto abbastanza danni a questo Paese e agli italiani, utilizzando le istituzioni per i propri comodi e non certo per il bene della collettività. Senza parlare poi del fatto che ci ha resi ridicoli agli occhi del mondo intero. Berlusconi farebbe bene, quindi, a guardare in faccia la realtà e a ritirarsi a vita privata».
Pescara, 18/05/2014