I SUOI MANIFESTI ABUSIVI AFFISSI ANCHE SULLE PENSILINE DEGLI AUTOBUS
Da diversi giorni sono stati affissi a Teramo decine e decine di manifesti abusivi dell’Assessore Comunale Rudy Di Stefano, candidato al Comune nella lista di centro-destra “Futuro In” di Paolo Gatti a sostegno del Sindaco Maurizio Brucchi. I manifesti abusivi di Rudy Di Stefano sono stati attaccati in modo selvaggio in diverse zone della Città arrivando perfino a deturpare le pensiline degli autobus, come nel caso delle frazioni di Caprafico, Villa Romita e Forcella. (nella foto)
Altri manifesti abusivi dell’Assessore Di Stefano sono stati affissi anche sulle Cabine dell’Enel Gas, come a Scapriano, o sulle mura di edifici privati, come a Castagneto e Fonte Del Latte. Le affissioni di manifesti al di fuori degli spazi consentiti oltre ad essere vietate per legge, ancor più in campagna elettorale, deturpano il decoro urbano della Città.
E’ molto grave che ad infrangere queste regole sia stato proprio il candidato Rudy Di Stefano che attualmente è l’Assessore Comunale all’ambiente nonché alla cura, al decoro e alla manutenzione della città e del patrimonio comunale. Riteniamo assai grave questo comportamento proprio da parte di chi queste regole dovrebbe farle applicare e rispettare.
A questo punto il Partito Democratico di Teramo chiede:
– Perché a distanza di diversi giorni, i manifesti abusivi dell’Assessore Di Stefano, non sono stati rimossi dalle Autorità competenti, come prevede la Legge? E’ stata elevata una contravvenzione al candidato ai sensi dell’ art. 6 della legge 4 aprile 1956, n.212 e dell’ art. 7, comma 1, della legge 24 aprile 1975, n.130 ?
– Il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, che ha sempre detto (ma solo a parole) di voler combattere l’abusivismo e di volersi impegnare per la cura del decoro urbano della Città, condivide le “affissioni selvagge” del “suo” Assessore Rudy Di Stefano? Sono tollerabili questi comportamenti da parte dell’Assessore che ha la delega alla cura e al decoro della Città?
– Come mai il Presidente di un associazione cittadina, che in questi anni ha puntualmente segnalato a mezzo stampa tutte le affissioni abusive che avvenivano a Teramo, stavolta non parla? Forse perché è amico dell’Assessore Rudy Di Stefano? O forse perché lui stesso è candidato nelle fila del centro-destra, sempre a sostegno di Brucchi? Di sicuro dopo questo “inspiegabile silenzio” non potrà più essere il “paladino delle regole” perché è venuta fuori in modo evidente la sua doppia morale: ligi e ossequiosi al rispetto delle regole nei confronti degli altri, silenti quando vengono trasgredite da amici e alleati di coalizione.
Anche se mancano pochi giorni al voto e molto presto i teramani non vedranno più Rudy Di Stefano nei panni di Assessore Comunale, ci auguriamo almeno che egli stesso abbia il coraggio di dimettersi in anticipo, chiedendo scusa a tutta la cittadinanza per le sue affissioni selvagge.
PARTITO DEMOCRATICO TERAMO