Frutto di una residenza artistica offerta da Electa Creative Arts, il secondo studio di “Sopra di me il diluvio”, in preparazione del debutto alla Biennale di Venezia, sarà presentato domani nel Teatro Spazio Electa, promosso dal Circuito Abruzzo Danza. La visione di alcuni estratti sarà accompagnata da una “chiacchierata” con il coreografo che parlerà della genesi dell’opera, della sua evoluzione ancora in atto e raccoglierà commenti e impressioni del pubblico.
“Sono molto contenta di poter portare di nuovo a Teramo un artista del calibro di Enzo” afferma Eleonora Coccagna direttrice artistica del Circuito Abruzzo Danza “stiamo parlando di una vera icona della danza contemporanea. Questa volta con un lavoro tutto in divenire che i palati più raffinati potranno rivedere tra le opere presenti alla Biennale di Venezia.”
Spiega Cosimi:“Dopo la creazione di Welcome to my world dedicato all’idea della fine del mondo, del verificarsi di una nuova Apocalisse, prendo nuovamente ispirazione dal rapporto doloroso dell’Uomo con la Natura nella società contemporanea. Ripensare l’opera come un luogo di magia e di perdita di certezze. Dare spazio ad un’arte della coreografia che contenga una componente tecnica rigorosa, sperimentale, attraverso la quale indirizzare una riflessione sul mondo in cui viviamo in rapporto alla Natura e a percepirlo in termini sensoriali.
Esaurito il paradigma della postmodernità, si ipotizza l’apparire di un Nuovo Uomo che si affaccia ad un paesaggio arcaico, tribale di cui il continente africano rappresenta l’emblema. Un’Africa urlata, violata che, nonostante i massacri senza fine a cui è sottoposta da sempre, riesce a restituirci una visione di speranza.
Anche questo lavoro, come Welcome to my world, focalizzerà una scrittura di danza scarna, ossuta, un campo percettivo vuoto in cui si vive in uno stato irreale, visionario. Partiture di gesti, movimenti, in apparenza semplici ma che riportano alla complessità del lavoro sulla “presenza”, sull’atto performativo, sulla percezione del sistema nervoso a discapito di quello muscolare. Amplificare in scrittura coreografica fenomeni naturali che tendiamo a considerare scontati e renderli visivamente come campi che sconfinano verso una spiritualità laica, una metafisica del corpo, un pellegrinaggio di meditazione”.
Regia, coreografia, scene, costumi Enzo Cosimi
Collaborazione alla coreografia Paola Lattanzi
Interprete Paola Lattanzi
Video Stefano Galanti
Musiche Chris Watson, Petro Loa, Jon Wheeler
Frusta sciamanica Cristian Dorigatti
Disegno luci Gianni Staropoli
Organizzazione Maria Paola Zedda
In collaborazionecon Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Arteven, Electa CreativeArts, Milano Teatro Scuola Paolo Grassi.
Un ringraziamento speciale a Francesco Marilungo, Giovanni Di Tommaso, Davide Babolin, Jim Tuhoy.
Ingresso unico euro 5,00