Chieti. IERI OGGI DOMANI

Francesco Giannini, teatino doc, ex imprenditore, presidente regionale dei cavatori, pubblicista, dopo un anno e mezzo, ha deciso di tagliarsi la barba. Pochi mesi dopo l’insediamento del Governo Monti (16 novembre 2011), ha iniziato ad avere problemi di soldi per le tasse che aumentavano vertiginosamente. E’ stato costretto a licenziare il personale, perché i cavatori, causa il crollo dell’edilizia locale per la crisi economica dalla quale non ancora usciamo, non producono più inertiAnche le strade non si asfaltano più, sono pericolose e non più manutentate. C’era una tassa per l’usura delle strade, non si sa che fine hanno fatto i soldi. Allora, per protesta contro il Governo, che ha procurato questo disastro con la crisi, ha scelto di diventare il “barbone di Stato”.

La forma di protesta che ha messo in atto è visibile, la barba, anche sofferta, specialmente con il caldo ma, Francesco Giannini, è voluto essere coerente con la sua ribellione. Il colpo di grazia inferto all’imprenditoria privata è stato il 18 aprile 2012, quando nel silenzio generale dei media, il parlamento della Repubblica Italiana, con voto a maggioranza totale, ha modificato l’articolo 81 della Costituzione Italiana.

E pensare che nel 1994 l’Italia era la quinta potenza al mondo, oggi,dopo venti anni, si trova con il culo per terra.

Francesco Giannini si definisce un transumante lapicida ( un migrante, un nomade,un artigiano che esegue incisioni e iscrizioni su pietra ndr), ed ha trasmesso la sua inquietudine con questa lamentela:

Barbone di Stato. Cronaca del martirio e crocifissione di un semplice e comune cittadino della nostra Repubblica Italiana che, nell’ultimo ventennio, è passato dal benessere e prosperità di ieri alla miseria e povertà di oggi, con ipoteche e confische per bancarotta, per colpa di tasse, imposte, burocrazia, signoraggio e debito pubblico sovrano indotto, creato e contratto dai nostri politicanti a vantaggio loro e dei Padroni e Signori del Denaro. Lo sbarbatello lindo e pulito era ieri, il crocifissato è oggi, il barbone è il futuro.  Il pelo lo ha fatto “cuccitto“,( un barbiere celebre di Chiti ndr), il contropelo lo farà il putto fiorentino,(il pupo fiorentino…Matteo Renzi  ndr), la scolpitura a rasoio lo farà equitalia.

 

Gli ho chiesto se ci sarà un ripensamento nel farsi crescere nuovamente la barba. Non è escluso, ora c’è la speranza, c’è un nuovo governatore in Abruzzo, ma a Settembre, con i primi freddi, chissà…!

 

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

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