Giulianova. Il candidato sindaco Fabrizio Retko: “Il muro è la carta della canaglia”.
“Il muro è la carta della canaglia”.
Spero che le seguenti mie dichiarazioni abbiano la virtù catartica
di tacitare alcune false affermazioni, rese in pubblico
da spregiudicati soggetti che agiscono nell’anonimato:
non posseggo uno studio legale in Teramo, ove riceverei
persone alle quali non gradirei essere professionalmente
accomunato. Il mio unico domicilio fiscale è in Giulianova
e solo in Giulianova;
sono contrario alla realizzazione temporanea di isole pedonali,
a meno che eventi culturali e manifestazioni di rilevanza ne
consiglino l’approntamento. Sono contrarissimo alla chiusura
di Corso Garibaldi, almeno sino a quando ogni singolo locale non
contenga un esercizio commerciale che dia vita alla Città Alta e
dia vitalità economica ai relativi esercenti;
non sono contrario alla manifestazione della “Notte Bianca”,
che dovrà essere organizzata con connotati di cultura e non
di semplice commercio di prodotti d’oltremare;
sono favorevole all’apertura delle attività commerciali ed artigianali
oltre le ore 24 di ogni giornata, purché ciò avvenga nel rispetto della
dignità di ogni singolo luogo e delle necessità dei residenti;
non è affatto mia intenzione licenziare i dipendenti del Comune e
delle società partecipate. Ho specificato che tali lavoratori dovranno
essere coscienti del privilegio acquisito e dovranno prestare la loro
opera con un apporto lavorativo che li renda meritevoli del salario percepito;
è mia intenzione dichiarare, con delibera di Giunta Municipale,
l’esubero del personale che abbia raggiunto i limiti di età e di apporto
contributivo, in modo tale che, in loro vece, venga favorito l’ingresso
al lavoro di giovani e di persone che abbiano necessità, pur nel
rispetto della vigente normativa;
da ultimo, vi prego di non accumunarmi ad alcuna ideologia,
avendo recepito l’insegnamento di Colui che, in politica, si
definì “animale selvatico”.
Fabrizio Retko