Ci racconti un po’ di lei e del suo approccio al mondo della scrittura?
Vi ringrazio per questa intervista su “giulianovanews.it, e per l’opportunità di parlare un po’ del mio libro e di farmi conoscere ai lettori. Sono un’autrice abruzzese al mio debutto letterario con un libro di racconti di viaggi “Gocce Di Emozioni -Il viaggio che verrà” pubblicato a Novembre 2013 con la Wip Edizioni di Bari. Il mio approccio alla scrittura è stato abbastanza fortuito, imprevedibile. Tutto è nato durante un periodo emotivamente difficile della mia vita a causa della perdita dei miei genitori quando ho conosciuto una scrittrice la quale mi ha fatto credere nelle mie capacità. Ho pubblicato così il mio primo libro.
Qual è stato il suo percorso di studi?
Istituto professionale per il commercio specificatamente quello a indirizzo economico aziendale
svolgendo per la maggior parte della mia vita un lavoro in sintonia con i miei studi.
Quando e perchè ha iniziato a scrivere?
Ho iniziato a scrivere come ho già detto in un periodo emotivamente particolare della mia vita, casualmente per divertirmi, ho sempre amato la scrittura, credo molto nella frase di Stephen King, secondo cui si può leggere senza scrivere ma non si può scrivere senza leggere.
In termini umani, cosa significa per lei scrivere?
E’ il bisogno sincero di raccontare, aprire le porte sul mondo, comunicare con gli altri, cercare di renderli partecipi delle mie emozioni e riuscirci. E’ per me una sorta di “ amusement”, mettere in forma scritta la storia che si vuole raccontare e le idee che si vogliono esprimere nella fattispecie ripercorrere e fissare molteplici avventure dei miei viaggi, molte vicende che è lungi dalla sua conclusione. Scrivere per me è avere il coraggio di portare avanti un sogno, una idea e di non fermarmi alla prima caduta, ma di vivere l’avventura editoriale, nonché quella della vita come un cammino dal quale cogliere le migliori esperienze per potermi sempre migliorare, comunque vada.
Quali sono i suoi libri del cuore?
Quelli da cui traggo arricchimento, portandomi alla riflessione.
E quelli che non leggerebbe mai?
Sicuramente di genere horror, inoltre non riuscirei a leggere libri scritti per pubblicizzare programmi televisivi con personaggi dello spettacolo.
Il libro più bello che ha letto negli ultimi tre anni?
Non è semplice perchè da ogni libro imparo qualcosa, da ogni libro conservo in me qualche pagina, il più recente “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafòn,
E quello che meno le è piaciuto?
Non ricordo in particolare un libro che non mi sia piaciuto, soprattutto perchè il libro è frutto di conoscenza.
Qual è il rapporto con la sua regione e con la sua terra?
Non ci sono nata, ma i miei genitori sono abruzzesi al cento per cento. Ho vissuto da bambina fino a 6 anni in Venezuela poi sono tornata in Italia con la mia famiglia. Le mie radici sono qua, questo è il mio posto ed è nel mio cuore, ho qui la famiglia, le radici, molti amici, molti affetti. L’Abruzzo è una terra piacevole, non è un luogo di grandezze ma un posto medio e ne sono orgogliosa perchè c’è un mare anche se non è il mare della Sardegna, – c’è una bella montagna, lo so non sono le Dolomiti; – c’è una bella campagna, ciononostante non è la maremma toscana infine ci sono città interessanti e piacevoli, anche se non sono artistiche come possono essere Firenze, Siena, Napoli, Roma, Pisa, Verona o Venezia. Tuttavia non mancano anche le cose buone della vita come il cibo, il vino, ristoranti stellati, e chef brillanti. Con tutto ciò questa sua medietà, la sento molto vicina alla mia natura e degna di considerazione ed è con immenso piacere che la porto come un cimelio della mia identità quando sono in giro per il mondo.
Cosa le piace e cosa non le piace dell’editoria odierna italiana?
Mi piacciono : gli e-book e le piattaforme di distribuzione. Non mi piacciono : dall’editoria a pagamento, sostenere personalmente dei costi non insignificanti per vedere stampato il proprio libro, al monopolio della grande editoria nelle librerie con scritti da parte di soli autori famosi. Scegliere la casa editrice giusta, non è semplice. Io sono pubblicata da Wip Edizioni e in questo mi ritengo fortunata, ma l’aspetto promozionale è affidato alle mie forze, alle mie capacità e intraprendenza.
D) Cosa le piace e cosa non le piace del panorama culturale italiano d’oggi?
R) Sia la cultura che l’arte ormai non sovrastano più, non sono più importanti e questo non mi piace. E’ importante educare i bambini fin da piccoli abituarli ad ascoltare, raccontare e tenere un libro fra le mani e far sì che lo considerino un fedele compagno di crescita.
D) Come è arrivato alla pubblicazione del suo lavoro?
R) Sono arrivata alla pubblicazione dopo una messa a punto totale delle mie moleskine, ho trovato una casa editrice che ha accettato di pubblicarlo.
D) Cinema: qual è il suo film preferito?
R) Diversi, adesso mi vengono in mente due: La vita è bella” di Benigni e Non ci resta che piangere” con Benigni e Troisi.
D) Musica: la canzone del cuore?
R) La musica è un’altra mia passione. Non saprei dire, sono molte le canzoni e di generi diversi.
D) Quale ritiene sia l’aspetto più complesso della scrittura narrativa?
R) Utilizzare un linguaggio diverso per i diversi generi, riuscire a scrivere un testo scorrevole con le idee ben collegate e far si che il lettore colga con facilità tutto ciò che legge.
D) Come scrive: su carta o al computer? Di giorno o di notte? In solitudine o fra altre persone? Segue “riti” particolari?
R) Al computer, di notte, in solitudine e in silenzio. Rare volete scrivo di giorno ma solo con sottofondo di musica classica, solo così riesco a creare il clima giusto per calarmi in ciò che voglio raccontare.
D) Come è nata in lei l’idea di raccontare quel che ha raccontato nel suo libro più recente?
R) L’idea non è nata è venuta da sé, ho cercato di raccogliere tutte le più belle cose che ho scritto sulle mie moleskine nel corso degli anni insieme anche al bisogno di esternare emozioni che non potevo più reprimere.
D) Cosa significa per lei raccontare una storia?
R) Condividere, far sognare.
D) Preferisce cimentarsi col racconto o col romanzo?
R) Il racconto per me è più semplice.
D) Ci dia una sua definizione dell’uno e dell’altro?
R) Per me un racconto significa ritornare su un evento, raccontarlo in ordine temporale ma non interminabile .
Il romanzo è più propenso ad una storia di contenuto fantastico o realistico che la protagonista racconta nel dettaglio in tutte le sue parti con un certa complessità.
D) Come ha scelto il titolo del suo libro ?
R) Spontaneamente.
D) Quanto tempo ha impiegato per scriverlo?
R) Estate del 2012 ho raccolto le mie moleskine, ma ho ufficialmente iniziato a scrivere ad Ottobre 2012 e ho terminato la stesura Giugno 2013 .
Il libro è poi stato pubblicato a Novembre 2013
D) Crede nei premi letterari?
R) Mai partecipato ad alcun concorso. Credo di sì.
D) Ha altri progetti in cantiere?
R) attualmente ho delle idee e nel cassetto ho racconti, alcuni melanconici e d’introspezione, ma con quel taglio ironico che mi è consono e mi diverte.
Un mio desiderio è soprattutto quello di conoscere le reazioni dei lettori: se oltre al divertimento, hanno tratto qualche giovamento, nel leggere questo libro; se sono state capaci di coinvolgere i loro compagni – e come hanno reagito – ; se i figli sono riusciti a leggere qualche pagina e se le donne, mie lettrici, sono riuscite a fare proprio questo libro ricco di emozioni, iniziando a riflettere, perché leggere significa arricchirsi di nuovi mondi, scoprire storie e comprendere di più la vita così da poter progettare.