Nella giornata di ieri, 10 giugno, presso l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero Spirito Santo di Pescara, diretta dal dottor Gerardo Rasetti, è stato applicato – per la prima volta in Abruzzo – il dispositivo “barostim NEO” su una paziente, R. G. di 74 anni, affetta da ipertensione arteriosa resistente alla comune terapia farmacologica.
Molti tentativi per ottenere il controllo dei valori della pressione arteriosa con la comune terapia anti ipertensiva sono risultati inefficaci. Pertanto, trattandosi di paziente ad alto rischio di scompenso cardiaco e di ictus cerebrale, è stata posta indicazione a utilizzare nella terapia antiipertensiva della signora RG questo nuovo dispositivo.
Questa nuova tecnologia si basa sulla Baroreflex Activation Therapy (B.A.T.) che prevede la stimolazione elettrica continua dei baro recettori situati sulla parete delle carotidi.
Tale stimolazione avviene con una scarica continua di impulsi elettrici di bassa intensità che attiva la parte parasimpatica del sistema nervoso che, a sua volta, provoca vaso dilazione delle arterie e quindi la riduzione della pressione arteriosa.
La signora RG otterrà la riduzione importante dei valori della pressione arteriosa sia sistolici sia diastolici che, unitamente al trattamento antipertensivo, scongiurerà il rischio di scompenso cardiaco o di ictus.
L’impianto del generatore di impulsi e del catetere stimolatore è stato effettuato, oltre che dall’equipe della Unità Cardiologia del Presidio Ospedaliero di Pescara, dal dottor Antonio Antico, direttore del reparto di chirurgia vascolare dello stesso Presidio Ospedaliero.
La ASL di Pescara, quindi, ora è in grado di poter rispondere a particolari esigenze di intervento in un campo, quello della ipertensione arteriosa che – purtroppo – sempre più si riscontra in aumento nella popolazione.
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Pescara, 11 giugno 2014
Il dispositivo “Barostim Neo” di CVRx, è un generatore di impulsi impiantabile attivo per la B.A.T. (Baroreflex Activation Therapy), in grado di stimolare i barocettori carotidei con impulsi di ampiezza e frequenza variabile.
Il sistema è composto da un generatore di impulsi, da un catetere stimolatore con elettrodo monolaterale per la stimolazione dei barocettori carotidei, il tutto viene gestito da un software installato in un personal computer, e da un’antenna di trasmissione wireless collegata al computer.
La terapia di attivazione del baroreflex è un’opzione terapeutica emergente nel trattamento della malattia cardiovascolare.
Il dispositivo medico BAT è indicato nel trattamento dell’ipertensione resistente e nello scompenso cardiaco, ed ha dimostrato di mantenere effetti terapeutici a lungo termine.
La BAT è applicata attraverso la stimolazione elettrica dei barorecettori carotidei, la cui stimolazione nervosa modula il meccanismo principale emodinamico corporeo, il baroreflex. Sebbene il baroreflex sia comunemente associato con il controllo della pressione sanguigna, la sua influenza sulla regolazione circolatoria è più complessa e pervasiva.
E’ da sottolineare che i meccanismi effettori del baroreflex sono direttamente inerenti all’insufficienza cardiaca.
Ci sono molti studi storici sul baroreflex e più recenti studi pre-clinici e clinici dimostrano che l’attivazione del baroreflex attua un impatto significativo sul sistema nervoso autonomo, il cuore, il sistema vascolare, il sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) nel quadro dell’ ipertensione e dell’insufficienza cardiaca.
Attraverso questi percorsi, i cambiamenti indotti dal BAT mirano alla fisiopatologia responsabile della insufficienza cardiaca e i sintomi ad essa associati.