Teramo. Venerdì 27 Giugno, la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale

 

 

Il Sindaco Maurizio Brucchi, ai sensi degli artt. 40 e segg. del D. Lgs. n. 267/2000, nonché dell’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale, ha invitato i Consiglieri eletti  a partecipare alla prima seduta del Consiglio Comunale fissata in 1a  convocazione per VENERDI’ 27 giugno 2014 alle ore 14:30, ed in 2a  convocazione per LUNEDI’ 30  giugno alle ore 08:30.

 

 

 

 

ORDINE DEL GIORNO DEL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE

 

 

 

1 – Esame delle condizioni di eleggibilità del Sindaco e dei Consiglieri neo-eletti. Subentro e convalida (art. 41, comma 1, D. Lgs. n. 267/2000);

 

2 – Giuramento del Sindaco (art. 50, comma 11, D. Lgs. n. 267/2000);

 

3 – Elezione del Presidente del Consiglio Comunale (art. 40, comma 2, D. Lgs. n. 267/2000);

 

4 – Comunicazione della composizione della Giunta Comunale nominata dal Sindaco (art. 46, comma 2, D. Lgs. n. 267/2000);

 

5 – Elezione dei componenti la Commissione Elettorale Comunale (art. 41, comma 2, D. Lgs. n. 267/2000 e artt. 12 e segg. D.P.R. n. 223/1967, e successive modifiche ed integrazioni);

 

6 – Costituzione dei Gruppi consiliari con indicazione del Capogruppo (art. 16, comma 4, Statuto comunale);

 

7 – Approvazione indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni (art. 50, commi 8 e 9, D. Lgs. n. 267/2000).

 

 

 

 

 

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Infine vorremmo vederci chiaro nello pseudo-dialogo con le maestranze che, a memoria d’uomo, è la prima volta che ricorrono all’arma estrema dello sciopero diretto, quindi, quanto meno, bisognerebbe dar loro atto di ciò e anche maggiore rispetto e attenzione.

 

Abbiamo elencato parte delle domande che ci facciamo, senza alcuna pretesa di esaustività, né, tanto meno, arrogante saccenza, ma con l’unico obiettivo di sollecitare, per il bene di tutti, qualche risposta chiarificatrice sul futuro di questa Azienda che, speriamo possa arrivare presto, anche tramite il Consiglio Comunale di domani.

 

E la classe politica e le organizzazioni sindacali cosa hanno fatto, in questi anni, per “offrire” alla proprietà aziendale occasioni per consolidare sul territorio le attività impiantate?

 

Oltre alle domande cui abbiamo accennato, ci permettiamo sommessamente, di sottolineare che, molto probabilmente, la ROLLI avrebbe potuto e può ancora,  tenere più in conto il futuro dei lavoratori con idonee politiche aziendali che produrrebbero scenari non da incubo, come quello attuale.

 

Diversamente  la nostra popolazione e il nostro territorio subirà un colpo irreparabile.

a�kna0����� eve e medio termine”. L’incontro si è concluso con reciproco entusiasmo e soddisfazione.

 

 

 

Comunicazione Istituzionale

Teramo, 20 giugno 2014