SELFISH – TALENTO E TERRITORIO
Ripattoni – 27 Luglio/3 Agosto 2014
Inaugurato ieri sera lo spazio letteratura “Un libro fra l’aperitivo e la cena”con l’esordiente teramano, Enzo Delle Monache e il suo libro “Quando un fiume muore” Edizioni Artemia. Intervistato da Ernesto Albanello, Delle Monache, ha evocato i ricordi che sono la trama del libro: quella società contadina sopraffatta da eventi come la guerra, la povertà, la rigidità sociale e culturale di un’epoca, appena qualche decennio fa, che pare lontanissima. “Personaggi umili e intensi, lottano, vivono subiscono ma non si rassegnano mai – ha sottolineato l’autore – e che proprio per questa forza interiore riescono, in silenzio, a condannare l’ingiustizia della storia e mettere in atto azioni di disubbidienza civile”.
Molto atteso l’appuntamento di stasera – alle 19 – con Luigi Carletti e il suo “Agente Kasper” una storia vera.Un ex carabiniere divenuto agente dei sevizi segreti e poi del ROS ha trascorso tredici mesi in un campo di concentramento cambogiano. Con lui dovevano sparire i risultati del suo lavoro, un’indagine lunga e difficile, con un nome che forse, prima di questa storia, non diceva molto ma ora significa tantissimo: supernotes. L’inferno dell’Agente Kasper comincia in Italia ma si consuma in Cambogia, dove nel marzo del 2008 viene sequestrato per essere eliminato. È sbattuto in prigioni improvvisate e in una caserma, poi in un ospedale-lager. Nessuno fa niente, qualcuno ha posto un veto. Troppo grande e troppo grave quel che l’Agente Kasper ha scoperto con la sua meticolosa indagine: banconote da cento dollari per milioni e milioni, stampate fuori dal territorio americano. Queste sono le supernotes. Ma chi le stampa? Quella che Kasper scopre è una verità quasi incredibile. Documenti, testimonianze, riscontri e reperti: il materiale che Luigi Carletti e l’Agente Kasper riescono a mettere insieme nella loro attenta ricostruzione è impressionante.
Luigi Carletti, oltre all’attività di scrittore, lavora come libero professionista nel settore della formazione giornalistica e della consulenza multimediale per aziende del settore editoriale e per società/aziende impegnate nella transizione digitale (comunicazione sul web, content e digital strategy). Nella sua carriera giornalistica, ha, fra gli altri, per la Repubblica, Il Centro, Il Tirreno, Kataweb. Ha pubblinato numerosi romanzi e realizzato una serie di inchieste televisive: I signori dell’asfalto, la Repubblica, 23 aprile 2010; Caccia al petrolio: 700 trivelle bucano l’Italia, la Repubblica, 18 giugno 2010; Camionisti-schiavi: come bombe sulle strade, la Repubblica, 15 ottobre 2010; Assalto al rame: “Si vende meglio dell’oro”, la Repubblica, 25 luglio 2011. “Prigione con piscina” è uscito anche in Francia (maggio 2012) per la casa editrice Liana Levi con il titolo “Prison avec piscine”.Il racconto di Luigi Carletti intitolato “Il pilota” del 2007 ha ispirato la fiction in due episodi “Operazione pilota” (protagonista Massimo Ranieri) trasmessa da RaiUno.
Domani sera, sempre alle 19, a RipattoniArte sarà ospite Cristina Mosca con il suo romanzo “Loro non mi vedono” per le edizioni Ianieri: un romanzo che segna uno spartiacque nella produzione letteraria dell’autrice, un vero e proprio salto nella maturità piena della sua scrittura, una raccolta di racconti che lascerà il lettore senza parole. Le storie cominciano quando i personaggi muoiono – in alcune storie rieccheggiano recenti fatti di cronaca – e, incagliati, in questo limbo, osservano i vivi da una angolazione decisamente originale.
Cristina Mosca, classe 1980, nasce a Giulianova ma presto si trasferisce a Pescara, dove attualmente vive e lavora. Laureata in Lingue e Letterature straniere, dal 2007 è giornalista pubblicista. Nel 2005 esordisce con il romanzo breve “Chissà se verrà alla mia festa” con il Premio Valerio Gentile (Schena), nel 2006 pubblica la Silloge “Pierrot scalzo” (Tracce). Nel 2007 esce il suo secondo romanzo “E donne infreddolite negli scialli” (Schena). Loro non mi vedono è la sua prima raccolta di racconti ed il primo volume della nuova collana Bartleby (Ianieri edizioni), a cura di Federica D’Amato. Giornalista, co-fondatrice e direttore responsabile della rivista di enogastronomia abruzzese c come magazine, collabora con numerose testate.
A RipattoniArte si continua a vivere un’atmosfera “magica” creata dalla combinazione di iniziative che ha come filo conduttore il percorso creativo e il talento “local”: le mostre, i workshop di fotografia, lo spazio giovani talenti con le jam session, Djset, ieri sera i cortometraggi di Mariangela Fasciocco, Maurizio Forcella, Marco Possenti.
Stasera alle 21, per lo spazio musica – ore 21.00 – (in collaborazione con Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” – TERAMO) PEPPER & THE JELLIES.
La band, capitanata dalla vocalist Ilenia Appicciafuoco, interpreta il jazz e il blues ai loro albori, quelli degli anni 20, 30 e 40, nello stile dell’epoca e con strumenti d’epoca, come banjo e washboard. Il gruppo rende soprattutto omaggio alle grandi voci del passato, del vaudeville, del blues del Mississippi e dello swing come Bessie Smith, Annette Hanshaw, Lil Johnson, Victoria Spivey e tante altre. Pur essendo nati da meno di un anno, i Pepper & the Jellies hanno già alle spalle un tour in Inghilterra, si è esibito il locali come Gregory’s e Cotton Club di Roma ed è vincitore del Festival Julia Jazz. I Pepper & the Jellies saranno, inoltre, unico gruppo italiano ospite al Birmingham International Jazz and Blues Festival con sette concerti in quattro giorni.! L’organico: Ilenia Appicciafuoco, vocals and washboard Marco Galiffa, guitar and banjo Emiliano Macrini, double bass Andrea Galiffa, snare drum and percussion Ilenia Appicciafuoco
Teramo 30 luglio 2014