La politica sembra essersi finalmente svegliata sulla questione Snam. Ma questo risveglio, oltre che tardivo, rischia di essere inconcludente. Mancano pochissimi giorni a giovedì 7 agosto, cioè alla Conferenza di Servizi convocata per autorizzare la costruzione della centrale di compressione. E’ adesso, in queste ore, che la politica deve dimostrare di esserci per impedire che venga portato a compimento un inammissibile sopruso contro il nostro territorio e contro ogni regola democratica. Occorrono azioni incisive e non semplici dichiarazioni di buona volontà. La nuova Amministrazione regionale guidata da Luciano D’Alfonso, sta dimostrando, sul problema Snam, di voler davvero voltare pagina rispetto alla disastrosa gestione di Chiodi: occorre immediatamente dare seguito alla risoluzione del Consiglio Regionale e alla delibera di Giunta adottata martedì scorso, affinchè tali decisioni si traducano in fatti concreti.
Chi, più di ogni altro, deve mettere in atto tutto il proprio peso politico ed istituzionale, sono tre uomini, tutti del Partito Democratico: il Sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso e il Vice Presidente Giovanni Lolli. Sono loro e solo loro, che possono ottenere l’annullamento di una Conferenza di Servizi palesemente illegittima sia perché stravolge le procedure autorizzative e sia perché calpesta le decisioni del Parlamento. Tutto il potere decisionale, in questo momento, è nelle mani del PD. Ci aspettiamo, perciò, che Legnini, D’Alfonso e Lolli, senza perdere un solo minuto, esercitino con grande determinazione il potere che i cittadini hanno loro affidato affinché il Vice Ministro Claudio De Vincenti, anch’egli uomo del PD, non compia forzature e quindi sconvochi la Conferenza del 7 agosto.
Solo in questo modo è possibile ripristinare le condizioni per un confronto di merito che, promesso un anno fa da Legnini, in realtà non c’è mai stato.
Solo in questo modo è possibile sventare un nuovo e pesantissimo attacco che per il nostro territorio potrebbe essere il colpo di grazia. Tra continue spoliazioni (l’ultima è la soppressione dell’Ispettorato del Ministero dello Sviluppo Economico) e imposizioni dall’alto di opere devastanti come quella della Snam, stanno trasformando il Centro Abruzzo in un deserto.
Se i politici, quelli che contano, non intervengono in momenti come questi, a che serve averli eletti?
Sulmona, 31 luglio 2014
Comitati cittadini per l’ambiente
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