La crisi contemporanea se da una parte indica lesito storico di un
processo planetario, dallaltra ci rivela linettitudine e la mediocrità
delle classi dirigenti di Destra e di Sinistra. Entrambe arrese al
monoteismo del mercato, quindi fintamente dicotomiche e perciò categorie
inservibili.
Ma se la Sinistra è totalmente ripiegata sulla difesa dei diritti civili,
la Destra è riuscita a fare di peggio. Non solo ha messo definitivamente
da parte lidea che la competizione economica vada associata a forme
istituzionalizzate di solidarietà (per esempio con leconomia sociale di
mercato) e che la centralità della politica e la difesa della sovranità
nazionale siano campi di azione irrinunciabili.
Ma grazie ad unorda di parvenu catapultati in ruoli e responsabilità molto
più grandi delle loro reali capacità culturali e politiche, è stata in
grado di bruciare in poche legislature entusiasmi e illusioni di varie
generazioni di italiani. Questo è quanto accaduto nel recente passato ma è
anche lorizzonte che si sta dischiudendo davanti a noi.
Luigi Iannone è nato a Caserta. Laureato in Scienze Politiche, è membro del
Consiglio accademico dellIASSP (Istituto di Alti Studi Strategici e
Politici) di Milano.
Collabora con il quotidiano Il Giornale, la rivista di filosofia politica
Antares e il trimestrale Il Cerchio. Ha scritto per le pagine
culturali del Secolo dItalia, LIndipendente e Il Roma, per il
settimanale Panorama, per il mensile Il Borghese e per la rivista
Percorsi.
Ha pubblicato numerosi libri tra cui “Il profumo del nichilismo”
(Edizioni Solfanelli).
Luigi Iannone
SULL’INUTILITÀ DELLA DESTRA
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-857-1]
Pagg. 104 – 10,00