Riguardo alla diatriba, giusta, tra l’Unione dei Comuni Val Vibrata e la Provincia di Teramo, sui
fondi per l’alluvione del 2011, il sottoscritto Avv. Orlando Coco per la C.M.T. S.r.l., operante nel
settore della produzione e della commercializzazione di circuiti stampati per l’elettronica, fa
presente il fatto che non c’è alcuna copertura alle decine di milioni di danni subiti dalle imprese e
dai privati della nostra provincia, come appunto la suddetta Società della Zona Industriale
Terrabianca di Floriano di Campli, con 22 dipendenti, alla quale l’alluvione del 2011 ha allagato
uno dei reparti più importanti per la produzione, costringendola al fermo in quanto tutti i macchinari
sono stati messi fuori uso, come da sopralluogo dell’Ufficio Urbanistica comunale, a causa
dell’esondazione del torrente limitrofo, come da rapporto d’intervento dei Vigili del Fuoco, per un
ammontare di danni di 650.000,00 euro circa.
Per poter far fronte a questi danni e ai rapporti con le Banche, visto anche il necessario
investimento, l’Amministratore Vincenzo D’Ottavi, imprenditore di Sant’Egidio alla Vibrata, deve
far ripartire l’attività e ha firmato lo scorso 12 maggio 2014 un contratto di solidarietà, anche al fine
di tutelare i posti di lavoro.
Allora, bisognerebbe prevenire con Fondi necessari per interventi di messa in sicurezza
idrogeologica del territorio e, a oltre tre anni dall’alluvione, dovrebbe essere ripristinata la viabilità;
invece ci sono ponti crollati e ancora non ricostruiti, strade interrotte e dissestate, frane che
avanzano, eccetera.
Questo senz’altro perché i 25 milioni di euro per i danni dell’alluvione del 2011 coprono
prevalentemente gli interventi di somma urgenza già spesi dai Comuni, spese effettuate sui propri
territori per ripulire le strade e intervenire nelle situazioni di assoluta emergenza.
Concludendo, la Val Vibrata ha bisogno di serie politiche di sviluppo, occorre produrre concreti
servizi al sistema delle imprese, a partire dalla viabilità, sempre più inadeguata alle esigenze, ma
che si notasse anche che non hanno alcuna copertura le decine di milioni di danni che in quei giorni
dell’alluvione del 2011 subirono le imprese e i privati della nostra provincia.
Anche su questo la politica e gli amministratori rispondano, anche intercedendo presso il Governo.
Avv. Orlando Coco