Roma 11/07/2014 – Si fa sempre più urgente l’appello dei Parchi nazionali affinché il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare provveda senza ulteriori indugi alla nomina dei Consigli Direttivi degli Enti gestori. Questo il messaggio che giunge dalla conferenza stampa tenuta questa mattina a Roma dai Presidenti di Federparchi, Giampiero Sammuri, del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Carrara e del Parco Nazionale Gran Sasso – Laga, Arturo Diaconale. Insieme alla disamina di una situazione a dir poco paradossale che vede 21 dei 23 parchi nazionali privi del Consiglio Direttivo, con le uniche eccezioni del Parco delle Dolomiti Bellunesi e di quello del Gran Paradiso.
«La presenza dei due Presidenti non è casuale – ha spiegato Sammuri – in quanto il primo è Coordinatore di Federparchi Abruzzo e l’altro guida il Gran Sasso – Laga, che detiene, con il Parco della Majella, il primato d’esser privo da più tempo del Consiglio Direttivo, cioè dal 2007. Ma la situazione ha del clamoroso in tutta Italia e le aree protette condividono quasi tutte il problema di operare senza Consigli Direttivi, pur avendo, in alcuni casi, fatto già da tempo le designazioni di loro competenza al Ministero. Si tratta dunque di ritardi incomprensibili».
Sammuri ha anche ricordato l’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Ermete Realacci che delinea con precisione il quadro della situazione di stallo che si è venuta a creare con i ritardi nelle nomine ed i ripetuti tagli ai finanziamenti.
Anche Diaconale ha fatto «appello a chi di dovere per sbloccare la paralisi e tornare a garantire funzionalità agli Enti Parco, sollecitando il Ministero preposto e la Commissione Ambiente del Senato a varare finalmente l’auspicata riforma organica, nel quadro del riassetto generale della pubblica amministrazione. Se ciò non avverrà tempestivamente – ha aggiunto – i presidenti dei Parchi dovranno mettere in atto ulteriori iniziative di sensibilizzazione, anche allo scopo di scongiurare attacchi personali su questioni di cui non hanno alcuna responsabilità».
«I Parchi navigano nell’incertezza – ha concluso Carrara – ed è altresì urgente mettere a punto una procedura di nomina dei direttori, attualmente troppo complessa e farraginosa. Se almeno ci fossero i Consigli Direttivi si potrebbe provvedere più speditamente alle nomine».