Mercoledì 23 luglio 2014 alle ore 19:00
presso la “Gioielleria Seccia”
C.so Vittorio Emanuele, 91 – ORTONA (Ch)
Vito Moretti presenta il suo nuovo libro di poesie dialettali
LA CASE CHE NEN ZE CHIUDE
(Edizioni Tabula fati)
Moderatore Rolando D’Alonzo
Parteciperà l’editore Marco Solfanelli
Ascom – Abruzzo continua con successo il ciclo Poesia e Impresa, il
mercoledì 23 luglio a Ortona, presso La gioielleria Seccia, attività
storica dal 1910 (Serietà, Eleganza e Raffinatezza: un leitmotiv che dura
da più di 100 anni), con la presentazione del libro La case che nen ze
chiude (Tabula Fati) del prof. Vito Moretti.
Presentiamo le nostre imprese sul territorio e i migliori autori abruzzesi
e continueremo avanzando i confini con autori e artisti nazionali e
internazionali. La crescita economica sembra un processo travagliato, ma
il vantaggio che abbiamo è la tradizione, la cultura. Questi incontri di
Poesia e Impresa stanno diventando un vero piano attivo, programma di
formazione, laboratori di comunicazione. La grande novità è la dualità:
bellezza interna e esterna. La strategia Ascom Abruzzo è la
internazionalizzazione di arti e di impresa e di evidenziare che tutto
parte dal contenuto; cuore, qualità, partecipazione.
Scheda del libro
Luso del dialetto, in questo volume arca di Vito Moretti, mira ad
agevolare il riconoscimento della realtà e la sua restituzione agli spazi
più intimi, nei quali il tempo e le ragioni individuali si fanno vita,
esistenza quotidiana, itinerario da percorrere in solitudine o con quanti
si abbia dintorno.
Lorizzonte di riferimento è quello della piccola comunità di San Vito
Chietino, con la sua parlata e con le sue risorse espressive, ma il poeta
allarga via via il suo sguardo fino a declinare sulla pagina gli
interrogativi, le inquietudini, gli snodi culturali e morali che sono
della sua stessa età e della sua complessa generazione, sicché i testi si
propongono anche come una arguta e profonda testimonianza della coscienza
contemporanea, della quale Moretti sa cogliere illusioni e disincanti,
speranze e sconfitte.
Si tratta, dunque, di una poesia che, pur sollecita ai rigori della
registrazione filologica, vuole essere anzitutto una ricerca di identità,
un percorso nellesperienza concreta del vissuto e, in qualche modo, un
aprire e chiudere conti di una soggettività o, insomma, di un animo
critico che di fronte alle tante parvenze e lusinghe della realtà
cerca di scioglierne i drammi e di comprenderne le ragioni, ma con il
proposito di assecondare soprattutto ed esclusivamente unappassionata
inclinazione creativa, propria di chi riserva a sé il solo esercizio di
poeta e ad altri le più congrue pertinenze etno-culturali e glottologiche.
Lavventura di Vito Moretti, quindi, per queste sue estensioni di
originalità e di pregnanza lirica, può dirsi davvero unica ed esemplare e
può certamente annoverarsi fra le migliori vicende letterarie di questi
ultimi decenni.
Vito Moretti
LA CASE CHE NEN ZE CHIUDE
Presentazione di Giorgio Bàrberi Squarotti
Premessa di Giovanni Tesio
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-337-6]
Pagg. 344 – 22,00