Giulianova. Crisi idrica e inquinamento fluviale. Il sindaco: “Problemi incancreniti. Basta con false promesse e i rimpalli di responsabilità. Fronte comune per risolvere le questioni”.

 

 

Il sindaco Francesco Mastromauro prende posizione sul problema della crisi idrica affrontando anche la questione dell’inquinamento dei fiumi a causa delle abusive immissioni.

L’occasione è offerta dai risultati contenuti nei due rapporti di prova trasmessi ieri, 26 agosto, al Comune dall’ARTA relativi ai prelievi di acqua di scarico effettuati rispettivamente il 22 luglio e il 6 agosto scorsi nel Depuratore comunale di Villa Pozzoni.

sindaco f. mastromauro

Si tratta di risultati assai confortanti che delineano, nonostante le abbondanti precipitazioni, il perfetto funzionamento dell’impianto inaugurato il 23 giugno 2010. Tutti i valori – dichiara il sindaco – sono abbondantemente sotto i limiti tabellari. Il problema è quindi un altro: la mancanza di un analogo impianto sul Salinello, che però si spera venga realizzato in tempi brevi sulla scorta del progetto approntato, ma soprattutto gli sversamenti che vengono effettuati a monte dei fiumi Tordino e Salinello, con inevitabili e pesanti ricadute a valle. L’ho detto tante volte e lo ribadisco: senza controlli accurati e costanti lungo il corso dei fiumi, il problema esisterà sempre. Quindi è tempo di agire: basta parole, ci vogliono fatti. La stessa cosa – prosegue Mastromauro – anche per un altro e incancrenito problema, che inevitabilmente torna a proporsi ogni estate. Si tratta della crisi idrica, che nonostante le piogge anche quest’anno ha creato grossi problemi a turisti e residenti. Ci sarà un momento di confronto sulla questione il prossimo 2 settembre, ma sin da ora dico che occorre un fronte unico dei sindaci per trovare soluzioni realmente praticabili, dando un taglio netto a false promesse, a rimpalli di responsabilità, a divisioni o vedute particolari che certo non giovano, né mai hanno giovato, a risolvere il problema. Penso, e ritengo di non essere il solo ad avere questa convinzione, che il limite della pazienza sia stato superato da tempo. Lo spazio per le parole è ormai esaurito”.