Teramo e Provincia

Teramo. IL PASTORE DELLA DIOCESI INTERVIENE NUOVAMENTE SULLA VICENDA RIGUARDANTE LA PRESENZA E GLI ATTI COMPIUTI DALLA COSIDDETTA “CHIESA CATTOLICA ECUMENICA”,

notificazione  del vescovo di teramo-atri, Mons. Michele Seccia.

 

Il Vescovo, nel denunciare gli abusi, offre i necessari chiarimenti in merito ed “esorta tutti i fedeli della Diocesi a tenere in debita osservazione la sua notifica per il bene spirituale personale e comunitario della nostra Chiesa”

 

Il vescovo di Teramo-Atri, Mons. Michele Seccia, facendo seguito ad un precedente comunicato (19 marzo 2014), ha indirizzato una ulteriore Notificazione chiarificatrice, che ha per oggetto la questione riguardante la presenza nella Diocesi della cosiddetta “Chiesa Cattolica Ecumenica”.

Il Vescovo  Michele fa presente ai suoi fedeli che “sono stati segnalati due gravi abusi nel territorio della Diocesi”, commessi nelle seguenti circostanze:

  1. La celebrazione della domenica delle Palme, (13 aprile 2014) nella cappella privata dell’Annunziata in località Villa Butteri di Teramo, con una liturgia simile alla Messa cattolica, pur non essendo l’officiante lecitamente e validamente ordinato nella Chiesa Cattolica né incardinato nella nostra o in altre Diocesi.
  2. La celebrazione di una sedicente ordinazione episcopale in data 15 giugno 2014, sempre in in una cappella privata in Villa Butteri di Teramo

“Tali eventi – denuncia il Vescovo Seccia – hanno determinato tra i fedeli stupore e disorientamento anche per l’uso di vesti e riti liturgici del tutto simili a quelli della Chiesa Cattolica Romana”..

Ecco perché il Vescovo ha ritenuto di dover precisare che:

  • L’organizzazione denominata “Chiesa Cattolica Ecumenica” non ha alcun legame con la Chiesa Cattolica Romana.
  •  Le ordinazioni conferite sono invalide e illecite, in particolare l’ordinazione episcopale conferita senza mandato pontificio, a norma del can. 1382 del Codice di Diritto Canonico.
  • I sacramenti celebrati da ministri non lecitamente e validamente ordinati non hanno alcun valore e coloro che attentano alla celebrazione degli stessi incorrono nella scomunica latae sententiae a norma del can. 1378 del Codice di Diritto Canonico.

Per tali ragioni i fedeli della Diocesi di Terani-.Atri  sono esortati a “tenere in debita osservazione tale notifica ed avere presente che coloro che dovessero partecipare ad una qualsiasi liturgia tenuta da organizzazioni come la suddetta “Chiesa Cattolica Ecumenica”, si pongono di fatrto su un’altra strada che esclude la comunione con la Chiesa Cattolica Romana e con la Fede apostolica.

Mons. Seccia sollecita,  inoltre, i fedeli a vigilare ed esorta in particolare i Ministri ordinati ad informare con chiarezza e tempestività i fedeli stessi. Pertanto, dispone che la sua Notificazione “sia letta in chiesa ed affissa in modo ben visibile nelle chiese parrocchiali e nelle Rettorie della Diocesi”.

Ci si augura che la doverosa presa di posizione del Pastore della Chiesa Locale contribuisca a rendere i fedeli informati e consapevoli e che possa porre fine agli abusi denunciati.

Per una più completa lettura e informazione, si allega il  testo integrale della Notifica.

IL DIRETTORE

Gino Mecca

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