Sarà anche simulata una scena del crimine con le Unità Cinofile del progetto Life Antidoto
(Assergi 24 settembre) – Non potevano mancare i progetti di ricerca e di conservazione ambientale del Parco Nazionale Gran Sasso – Laga a “Sharper”, la grande manifestazione organizzata per il 26 settembre nel centro storico dell’Aquila dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Gran Sasso Science Institute in collaborazione con svariati Enti. “La Notte Europea dei Ricercatori” porterà infatti nel capoluogo lo staff dei progetti Life “Antidoto” ed “Aqualife”, dei quali l’Ente è beneficiario coordinatore, insieme ai botanici del Centro di Ricerche Floristiche dell’Appennino, il Servizio di Ricerche Scientifiche e il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco del Corpo Forestale dello Stato.
La prime postazioni del Parco sono nella sezione “Scene del Crimine”, dove il Responsabile del CTA Carlo Console ed il veterinario dell’Ente Parco, Umberto De Nicola, divulgheranno i contenuti del progetto “Antidoto” che ha introdotto, primo in Italia, l’utilizzo di Unità Cinofile Antiveleno (NCA) per contrastare i reati di avvelenamento della fauna selvatica. Allo scopo sarà ricostruita una vera scena del crimine, con una dimostrazione di ricerca di un’esca avvelenata da parte degli straordinari cani, con il conduttore dell’Ente Parco, Alberto Angelini, e ripercorse tutte le procedure previste nel caso di un sospetto avvelenamento, come la repertazione e la raccolta delle prove.
Nello stesso contesto, sempre a cura del Servizio Scientifico, sarà installata un’inedita mostra di crani appartenenti alle diverse specie di animali che popolano l’area protetta, integrata da foto e disegni messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente. Tre le sezioni della mostra: La grande fauna del Parco (Lupo, Cervo Capriolo, Camoscio Appenninico, Cinghiale); I piccoli animali del Parco (Tasso, Volpe, Istrice, Lepre, Riccio, Faina, Gatto selvatico); Gli Animali domestici, con crani di Bovino, Cavallo, Capra e Pecora.
Il viaggio nel mondo della ricerca del Parco Nazionale è arricchito, nella sezione “Pop Up Shop” presso il GSSI, da un affascinante viaggio nella flora, con i botanici del CRFA gestito in collaborazione con l’Università di Camerino. Daniela Tinti, Fabrizio Bartolucci ed il responsabile del Centro, Fabio Conti, guideranno il pubblico alla scoperta di inventari botanici, specie nuove per la scienza, azioni di conservazione di specie a rischio, curiosità botaniche e buone pratiche per la tutela delle rarità floristiche, attraverso l’esposizione di materiali e strumentazioni per la ricerca, pubblicazioni, materiale informativo, proiezioni e tanto altro. Tre gli approfondimenti in programma: “Dalla Banca Dati geografica alla tutela delle emergenze floristiche del Parco”; “Senecio inaequidens. Una minaccia per la biodiversità e per l’economia montana”; “Divulgare o conservare? Divulgare per conservare”. Tra un approfondimento e l’altro sarà possibile per i visitatori “giocare” con la chiave interattiva che consente di identificare campioni d’erbario di alberi e arbusti.