“METTIAMOCI AL PASSO CON I TEMPI, E’ ORA DI FAR CADERE DIVIETI INSENSATI”
“Una scelta di civiltà: ribaltare la prospettiva generalmente adottata, cioè specificare che il libero accesso ai luoghi pubblici o aperti al pubblico con animali al seguito rappresenta la regola generale”. Questo è il senso della proposta di legge a sua firma (AC 451) che l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha illustrato oggi al parco Forlanini di Milano, nell’ambito del 24.o Raduno Cani Simpatia organizzato dalle associazioni Diamoci La Zampa e Gaia Animali & Ambiente.
“Secondo il rapporto Eurispes 2014 – premette la parlamentare di Fi – circa 4 italiani su 10 convivono con un animale domestico, soprattutto cani e gatti. I cani registrati all’anagrafe sono più di 7 milioni. Per i gatti non abbiamo cifre ufficiali ma parliamo comunque di numeri molto consistenti. E’ tempo di superare d’un balzo i divieti – alcuni privi di qualsiasi logica – che ancora impediscono alle persone con un animale al seguito di accedere ai mezzi di trasporto pubblico o alla maggior parte dei luoghi pubblici o aperti al pubblico, insomma, di “vivere” liberamente con accanto il proprio amico a quattro zampe. Il tutto è complicato dal fatto che la materia non è oggi regolata secondo un principio guida uniforme, ma per lo più demandata alla decisione delle autorità locali. Abbiamo risposto con successo a questa domanda di mobilità con la rivoluzione operata sui treni, dove da più di due anni, grazie all’accordo fra le Ferrovie dello Stato e la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, è possibile viaggiare anche con cani di grossa e media taglia. Tra giugno ed agosto le vendite di questi biglietti, da parte di Trenitalia, sono aumentate del 10 per cento: abbiamo vinto una battaglia decennale dei movimenti animalisti e considero questo risultato un bel regalo per milioni di italiani”.
“Il mio testo – prosegue l’on. Brambilla – interpreta un nuovo e diffuso sentimento di rispetto nei confronti degli animali e mira a promuovere un cambiamento epocale, per tutti coloro che convivono con amici a quattrozampe e li considerano ormai come membri della famiglia. Finalmente l’Italia è pronta. Mettiamoci al passo con i tempi, è arrivato il momento di far cadere divieti insensati o anacronistici. Il caso tipico a cui penso è quello degli esercizi pubblici. Oggi, a seconda dei regolamenti comunali, l’esercente può appendere il fatidico cartello “Io non posso entrare”. Con la mia impostazione, potrà farlo solo in presenza di concrete e inderogabili esigenze di tutela igienico-sanitaria o comunque sulla base di criteri esplicitamente indicati dalla legge. Già ora gli italiani – ricorda l’ex ministro – devono sapere che, a parte i luoghi dove vengono preparati o immagazzinati gli alimenti, nessuna legge vieta l’ingresso in un bar o in un ristorante con un animale al seguito. Anzi, il “Manuale di corretta prassi operativa” per la ristorazione, la gastronomia, la gelateria e la pasticceria, diffuso l’anno scorso dalla Fipe, certifica che, nei limiti suddetti, l’accesso dei cani con guinzaglio e museruola è permesso”.
“Per quanto riguarda le spiagge – conclude l’on Brambilla – la richiesta è che vi siano sempre dei tratti di litorale riservati agli utenti con animali da compagnia. Negli ultimi anni alcune amministrazioni regionali di centrodestra hanno legiferato positivamente sul tema dell’accessibilità, penso al Friuli-Venezia Giulia, all’Abruzzo e al Veneto. Ma non ci possono essere disparità tra i cittadini di Regioni diverse. Ci vuole una legge nazionale per dare a tutti i proprietari di animali la libertà di movimento a cui hanno diritto”.
Il testo traduce in forma di proposta di legge i contenuti di due accordi firmati dall’on. Brambilla – prima in qualità di ministro del Turismo, poi come portavoce della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente – con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani per predisporre due ordinanze-tipo che sono state recepite da molte amministrazioni comunali: la prima riguarda i Comuni costieri e l’individuazione di tratti di spiagge riservati ad utenti con animali al seguito, la seconda riguarda tutti i Comuni e liberalizza l’accesso dei cittadini accompagnati da animali domestici negli uffici pubblici, nei pubblici esercizi e sui mezzi di trasporto pubblico.
SCHEDA INFORMATIVA
AC 451, d’iniziativa dell’on. Michela Vittoria Brambilla: “Introduzione dell’articolo 2-bis della legge 14 agosto 1991, n. 281, e altre disposizioni per garantire il libero accesso degli animali domestici sui mezzi di trasporto e nei luoghi pubblici e privati”
La proposta di legge AC 451 consta di due articoli. Il primo stabilisce, introducendo un nuovo articolo nella legge 281/1991 “Legge quadro in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo”, che “le strutture ricettive, i locali e gli esercizi pubblici, nonché i luoghi aperti al pubblico, gli uffici pubblici, i servizi di trasporto pubblico e privato non possono vietare l’ingresso agli animali da compagnia”, se non nei casi in cui il divieto è necessario per tutelare la salute pubblica. Il testo, a tal proposito, si richiama a quanto disposto dal DPR 8 febbraio 1954, n. 320 “Regolamento di polizia veterinaria”. Sono fatte salve, ovviamente, le norme vigenti sui cani guida delle categorie protette.
Il secondo articolo dispone che le Regioni, i Comuni e le Capitanerie di porto identifichino “i tratti delle spiagge demaniali ove sia consentito l’accesso dei cani al seguito dei proprietari, stabilendone i limiti e le modalità”.