Per ricordare la professoressa Rina Del Piano, sabato 20 settembre, alle ore 11 e 30, presso l’Aula Magna dell’Istituto Onnicomprensivo di Gissi, si terrà la presentazione del libro “Avevi scritto di me”, a cura di Ivana Nanni (Edizioni Noubs). L’opera raccoglie testimonianze e scritti sulla vita della docente abruzzese, nonché la preziosa introduzione dell’Arcivescovo Patriarca di Milano, Cardinale Angelo Scola. Un mosaico realizzato da insegnanti, conoscenti, parenti, amici, studenti che ricostruiscono l’esperienza e il messaggio attuale e vivo di una personalità straordinaria, che ha formato intere generazioni di studenti con passione, dedizione e rispetto cristiano ed è stata esempio morale e di altruismo.
La vita
La professoressa Rina Del Piano nasce a Gissi l’8 marzo 1958 da Giuseppe e Carmela Tittaferrante. Trascorre serenamente l’infanzia in compagnia dei genitori e dei fratelli Giulia, Renzo e Sonia. Frequenta l’Istituto Tecnico Commerciale “G. Spataro” di Gissi dove nel 1977 si diploma.
Frequenta la Facoltà di Lingua e Letteratura Straniere presso l’Università “La Sapienza” di Roma dove si laurea nel 1984.
Dopo la laurea insegna per cinque anni nell’Istituto Salesiani di Genzano di Roma; negli ultimi due anni a Genzano ha seguito la Scuola di Comunità con l’allora sacerdote Angelo Scola.
Gli anni a Roma sono per lei decisivi, infatti è qui che nel 1980 conosce il suo futuro marito Fernando Nerone, anch’egli a Roma per compiere gli studi universitari in Ingegneria. Quello romano è il periodo in cui Rina frequenta il movimento cattolico istituito da Don Luigi Giussani di “Comunione e Liberazione”.
Il 28 luglio 1988 si sposa con Fernando.
Insegna nella provincia di Chieti ed entra di ruolo nella provincia di Campobasso nel 1990 ove rimane per un anno, poi ritorna ad insegnare nella provincia di Chieti e dal 1993 la sua sede diventa l’Istituto Tecnico Commerciale “G. Spataro” di Gissi.
Nonostante le vengano offerte altre opportunità lavorative, preferisce dedicarsi con costanza, dedizione e grande professionalità al suo compito di insegnante, trasmettendo agli alunni oltre alla passione per la lingua inglese, quella per i viaggi studio, consigliando e incoraggiando tutti i suoi studenti a intraprendere soggiorni all’Estero.
Lo stesso amore che ha dedicato alla sua professione lo ha riversato sulla famiglia, pur non avendo figli decide di sostenere insieme al marito le adozioni a distanza.
Rina tiene in gran considerazione le amicizie e quando non è impegnata dal lavoro si diletta nel leggere e tradurre brani della letteratura inglese; si dedica alla cura della casa, infatti possiede uno spiccato senso estetico e ama tutto ciò che è bello, come la pittura e la fotografia, tutte qualità che la rendono una persona colta e raffinata. Una particolare attenzione è rivolta al suo cane dalmata di nome Sweet da cui raramente si separa e che l’accompagna nelle sue passeggiate pomeridiane.
La parentesi terrena di Rina si chiude il 22 aprile 2013 quando fa ritorno alla Casa del Padre Celeste.