La Concfommercio aspetta di vedere quale sarà la normativa e le aliquote applicabili dal Comune di Giulianova in questa prima tornata di imposte. Si comincia con la Tasi, poi ci sarà la Tari e l’IMU.
In particolare la Confcommercio vuole capire quali sono (analiticamente) i servizi indivisibili e quelli invece che qualcuno “può” e “deve” pagare”. Esprime profondo rammarico per non essere stata interpellata finora come Sindacato di Categoria e si farà promotore di tutte le iniziative che serviranno a rendere più equa quella che sembra una imposta applicata ai massimi consentiti dalla legge.
Non è equo e democratico che tutti i cittadini ed i commercianti paghino anche i costi di quei pochi che hanno fatto guadagni utilizzando la città ed i servizi ad apparente “costo zero”.
In questa occasione i “commercianti veri” sono quelli colpiti in quanto stabili (365 giorni all’anno) con negozi ed abitazioni.
Ora che è il momento di esercitare la pretesa fiscale ci si attacca a queste categorie che sono state a lungo ignorate (nell’estate così come nell’arco dell’anno) a tutto vantaggio di mercatini, ambulanti, associazioni, ecct. che non solo hanno beneficiato esclusivamente dei servizi “indivisibili “ (ma che nella realtà sono invece molto ben divisibili) ma sfuggono completamente a qualsiasi prelievo.
E’ evidente che deve essere rivisto il meccanismo di spesa e quello delle entrate per evitare di creare sacche di ”elusione” o di “inesistenza” di tutti quei soggetti che hanno beneficiato di costosi servizi mirati ma che ora, al momento di passare alla“cassa” del prelievo “comunale” per saldare il “conto”, risultano essere sconosciuti.
Confcommercio Giulianova