Giulianova. E’ scomparso all’età di 84 anni Romolo Trifoni (conosciuto anche con l’appellativo di Don Romolo, da sempre impegnato in politica tra le fila del PSI-Partito Socialista Italiano e Sindaco emerito di Giulianova dal 13 luglio 1968 al 2 febbraio 1976, sostituendo il dimissionario Pietro De Dominicis). Dopo una lunga malattia si è spento presso l’Ospedale Civile “Maria Santissima dello Splendore” di Giulianova.
L’ultima sua uscita pubblica fu per la battaglia contro la vendita della farmacia comunale di cui pubblichiamo il link della sua lettera aperta https://www.giulianovanews.it/2011/10/giulianova-trifoni-lettera-aperta-ai-cittadini-ed-alle-forze-politiche-giuliesi/ ed altri sui interventi https://www.giulianovanews.it/page/1/?s=Romolo+Trifoni+
I funerali si svolgeranno nella Chiesa parrocchiale di Colleranesco, lunedì 22 settembre, alle ore 15,00. Per volere della famiglia si prega di devolvere eventuali offerte alla Piccola Opera Charitas di Giulianova. Lascia la moglie, Maria Flaiani e le figlie, Margherita, Cristina e Alessia. Alla famiglia, alla sorella Maria Teresa i generi Francesco, Luca e Carlo, giungano le più sentite condoglianze da parte della nostra redazione per la perdita di un grande galantuomo della politica giuliese e di una personalità dalle indubbie qualità morali.
Si sono uniti al lutto, attraverso dei manifesti, il Sindaco e l’amministrazione comunale; l’Associazione di cultura Politica “il Cittadino Governanate” ; il Movimento 5 stelle di Giulianova e il Consigliere Regionale Riccardo Mercante.
Nota del direttore
Dopo la recente scomparsa del fratello, l’Ing. Domenico Trifoni, https://www.giulianovanews.it/2014/08/giulianova-e-scomparso-ling-domenico-trifoni-esempio-per-le-nuove-generazioni/
la famiglia perde anche “Don Romolo”, come affettuosamente e in modo signorile mio padre Carlo, gli amici e i compagni di partito lo chiamavano quotidianamente. Il legame con la famiglia Trifoni risale al 1924, quando il mio bisnonno Gaetano, acquisto da Sofia Ricci Trifoni una parte dei terreni con annesso casolare che poi sarebbe diventato la casa natale di mio padre e dei suoi fratelli. Oltre all’infanzia trascorsa insieme, anche nella vita adulta i due si incontrarono per battaglie e ideali comuni. Infatti, fu l’amico e compagno comune, il maestro Amedeo Grue a “raccogliere” e iscrivere il giovane Carlo De Berardinis tra le file del P.S.I. (Partito Socialista Italiano), dove ritrovava l’altro fedele amico Romolo Trifoni.
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