I vini biologici Feudo Antico, tra i primi certificati Magis, in scena al Sana
Rese limitate dai vigneti e tecniche di viticoltura a basso impatto ambientale per l’azienda abruzzese ambasciatrice nel mondo dei vini della Dop Tullum
Bologna, 8 settembre 2014 – Vini biologici prodotti in un territorio circoscritto (Tollo, in provincia di Chieti) dove l’impiego di tecniche rispettose dell’ambiente è il fondamento di tutta la produzione, non solo biologica. È questa la filosofia produttiva di Feudo Antico, azienda abruzzese che segue il rigido disciplinare della Dop Tullum, la prima Dop d’Abruzzo, una nuova denominazione di origine protetta che attualmente è la più piccola d’Italia. Ciò si traduce nella produzione di vini di qualità creati all’insegna dell’innovazione e della ricerca scientifica, strumenti che consentono di ottenere rese limitate dai vigneti e tecniche di viticoltura a basso impatto ambientale.
Feudo Antico è presente al Sana di Bologna, il salone internazionale del biologico e del naturale, con le sue tre eccellenze biologiche: Rosato Biologico Terre di Chieti Igp, Tullum Dop Bianco Biologico e Tullum Dop Pecorino Biologico.
La giovane azienda, che dal 2011 produce vini bio, ha già triplicato le vendite rispetto al 2013. Il 20% del fatturato viene generato sui mercati internazionali in particolare Europa e Asia.
Dall’annata 2013 tutti i vini Feudo Antico sono inoltre certificati Magis, il primo e più avanzato progetto per la sostenibilità della produzione del vino in Italia. L’attestato è il primo ad essere rilasciato in Abruzzo. Nel progetto Magis, produttori, comunità scientifica, enologi e imprese sono uniti nello scopo di migliorare la sostenibilità e la sicurezza del vino, garantendo una gestione sapiente del vigneto in cui ogni azione è misurata, controllata e tracciata assicurando trasparenza, responsabilità e miglioramento continuo. Il marchio Magis certifica un “modo di fare vino” che si basa sul rispetto per la terra e per il consumatore e su un approccio globale al concetto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che Feudo Antico ha fatto proprio. Esso si traduce, per chi acquista, in garanzia di sostenibilità, trasparenza e qualità.
Il mercato del bio in Italia – In Italia c’è un consumo che non pare conoscere crisi: il biologico. Il 53 per cento delle famiglie acquista almeno un prodotto e il 5 per cento di queste acquista vino bio (fonte: Osservatorio Wine Monitor). I con consumi di vino biologico si sono attestati, nel 2013, a un milione di litri per un valore di 5 milioni di euro. Ancora poco rispetto ai 517 milioni di litri di vino confezionato, ma comunque in crescita del 4 per cento rispetto al 2012. Sebbene sia ancora un consumo di nicchia, il vino biologico in Italia conosce un trend costante di crescita: la viticoltura bio è passata dai 31.709 ettari del 2003 ai quasi 57.347 del 2014 (+80,8 per cento), superata dalla Spagna con 81.262 ettari e dalla Francia con 64.801 ettari (fonte: Fibl-Ifoam 2014). Il 7,9 per cento degli ettari vitati in Italia è biologico, un dato che posiziona al meglio il nostro Paese a fronte di una media mondiale del 2 per cento.