22 settembre 2014
Il grande drammaturgo star negli eventi in programma a L’Aquila, Pescara e Città di Castello
di Goffredo Palmerini
L’AQUILA – Da New York arriva domani in Italia il drammaturgo Mario Fratti, per presentare due suoi libri, pubblicati di recente, per la lettura scenica della sua opera “Intervista a Marilyn Monroe” e per ricevere altri riconoscimenti. Una settimana intensa d’impegni, che tuttavia non spaventa per nulla il grande scrittore italo-americano, il quale vive i suoi venerandi anni – è nato a L’Aquila il 5 luglio 1927 – correndo da un capo all’altro del mondo con la leggerezza d’un maratoneta infaticabile e l’entusiasmo d’un ragazzo mai pago di curiosità e d’interessi. Ma andiamo per ordine. Mario Fratti torna a L’Aquila, la sua amata città natale, nell’insolita veste di poeta. Già di per se stesso questo è un evento. Mercoledì 24 settembre, alle 17 e 30, si presenta infatti il volume “VOLTI”, una silloge di sue poesie giovanili risalenti agli anni Quaranta e Cinquanta (ed alcune scritte dopo il 1963, a New York) pubblicata dalle Edizioni Tracce, nella collana diretta da Annamaria Barbato Ricci.
L’evento si tiene nell’Aula magna dell’Università dell’Aquila, nel nuovo palazzo bianco sede del Dipartimento di Scienze Umane, vicino al vecchio ospedale San Salvatore, in Viale Nizza. Per l’occasione un panel di relatori di tutto rispetto. A cominciare dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che porta il saluto della città all’aquilano più famoso al mondo, allo scrittore che in ogni continente dichiara con orgoglio i suoi natali nella città capoluogo d’Abruzzo. Poi l’omaggio della Rettrice dell’ateneo, Paola Inverardi, anche lei aquilana, una delle pochissime donne in Italia a guidare un’università. E ancora Nicoletta Di Gregorio, Vicepresidente della Fondazione Pescarabruzzo. Questi i saluti istituzionali. Quindi le relazioni sulla silloge poetica “Volti”, affidate a Liliana Biondi, docente di critica letteraria presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’ateneo aquilano, a Paolo Di Paolo, scrittore e critico letterario, ad Anna Maria Giancarli, poeta e saggista, e a Goffredo Palmerini. Coordina i lavori la giornalista Annamaria Barbato Ricci, mentre l’attrice Daniela Cecchini declama alcune liriche.
Nell’incipit della bella Introduzione, sul volume, scrive Paolo Di Paolo: “C’è chi riesce a guardare il mondo da molto lontano, da un posto che con il mondo sembra non avere più contatto. È uno sguardo dall’alto, o da un «sempre». La vita, da lì, è la stessa da miliardi di anni, si ripete nelle sue eterne verità: gli stessi respiri, gli stessi gesti, la stessa affollata solitudine di tutti. A volte, le poesie di Mario Fratti sembrano scritte da quella zona remota, in cui si sa già tutto: ed è sorprendente, considerando che molti di questi versi appartengono a un’età giovanile. Ma ciò dimostra che una saggezza, una autentica sapienza sull’umano non è questione soltanto di anni alle spalle (pensate a Leopardi!). I «volti» che Fratti racconta non stonerebbero fra gli epigrammi di Marziale; e tuttavia potrebbero essere databili anche agli anni di Baudelaire: con quelle storie di puttane tristi cariche di impudicizia e tenerezza insieme. […]”. Nella mattinata dello stesso mercoledì, a Roma, nella splendida sede in Piazza Firenze, il grande drammaturgo italo-americano viene ricevuto da Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, la più prestigiosa istituzione che tutela e promuove la nostra lingua nel mondo, fondata nel 1889 da Giosuè Carducci. L’omaggio della Dante allo scrittore è anche il riconoscimento del suo straordinario ruolo di promoter della lingua italiana. Mario Fratti è un vero sostenitore del teatro italiano all’estero, specie i giovani autori, per i quali ogni anno organizza a New York, in ottobre, Mese della Cultura italiana, una rassegna dedicata alle loro opere.
L’indomani, giovedì 25 settembre (alle ore 17:30), a Pescara, nella Sala “Figlia di Iorio” della Provincia, che custodisce la grande tela di Francesco Paolo Michetti con la celebre scena dell’omonima tragedia di Gabriele d’Annunzio, Mario Fratti partecipa alla presentazione del volume “Nuovi Drammi”, pubblicato da Noubs Edizioni, una raccolta di sei sue opere drammaturgiche (Clubs, Il Male, La Quarta, L’Ungherese, Poeta, Teneramente). Intervengono all’evento Germano D’Aurelio (in arte ‘Nduccio), Lucilla Sergiacomo, Goffredo Palmerini e Generoso D’Agnese. Portano il loro saluto il Sen. Giovanni Legnini – già Sottosegretario di Stato all’Economia, qualche giorno fa eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura dal Parlamento riunito in seduta comune – , il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e l’Assessore comunale alla Cultura, Giovanni Di Iacovo.
Il volume porta una magnifica Prefazione di Lucilla Sergiacomo, storica della letteratura italiana, nella quale l’insigne saggista e critica diffusamente argomenta su ciascuna delle sei opere. Annota la Sergiacomo, tra l’altro, nella prefazione: “I sei testi teatrali compresi nei Nuovi Drammi di Mario Fratti confermano, se ancora ce ne fosse necessità per chi conosce la sua valida e nutrita produzione drammaturgica, la poliforme istintività del suo talento, che sul piano stilistico gli consente la costruzione di dialoghi espressivi e immediati e su quello contenutistico apre i cassetti alla brevità incisiva di situazioni sceniche che facilmente si evolvono e capovolgono, lasciando nella mente dello spettatore testimonianze pregnanti e intelligenti di come si vive nella società occidentale. […] Sono sempre, in maggiore o minor misura, lacerazioni umane quelle che Mario Fratti rappresenta nei suoi Nuovi Drammi e in tutto il suo teatro, in cui il mondo appare bipartito dualisticamente in buoni e cattivi, ingenui e furbi, puri e infidi”. In fondo, è lo stesso Mario Fratti a darci la chiave di comprensione della sua drammaturgia: “Io scrivo sull’uomo, per essere capito dagli uomini. Il mio interesse principale è l’affanno di vivere, i conflitti di ogni giorno, il grottesco della società”.
Qualche giorno di serenità in famiglia, dal fratello Fernando, ad Anzio, – l’altro fratello che viveva all’Aquila, Gustavo, è morto qualche anno fa – e di nuovo domenica 28 settembre, alle ore 18, per Mario Fratti è un altro appuntamento culturale a Città di Castello, per la lettura scenica della sua opera “Intervista a Marilyn Monroe”, anche in veste d’attore, con Chiara Colizzi nella parte di Marilyn, lei che ha dato la sua voce all’indimenticabile attrice, doppiandola nei film. La rappresentazione è programmata nella prima giornata del “Tiferno Comics 2014” – Fumetto e Arte, (28 settembre – 9 novembre 2014), che contempla la XII Mostra Nazionale dal titolo “Sorella Marylin”, allestita a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, grandioso palazzo costruito nel 1540, forse su progetto di Giorgio Vasari.
La grande kermesse è organizzata dall’Associazione Amici del Fumetto di Città di Castello, presieduta da Gianfranco Bellini. La mostra, con opere ispirate a Marilyn Monroe, ad oltre 50 anni dalla morte, celebra il mito con opere pittoriche, fotografiche, cinematografiche, poetiche e, in particolare con il fumetto. 120 le opere in esposizione, dei seguenti artisti: Fabiano Ambu, Roberto Baldazzini, Severino Baraldi, Giancarlo Berardi, Sergio Bonelli, Enrique Breccia, Bros, Guido Buzzelli, Silvano Nano Campeggi, Renato Casaro, Giovanna Casotto, Sergio Cavallerin, Giorgio Cavazzano, Mauro Cicarè, Gianluigi Colin, Guido Crepax, Roberto De Angelis, Edgardo Dell’Acqua, Gianni De Luca, Aldo Di Gennaro, Pablo Echaurren, Paolo Garretto, Vittorio Giardino, Angela e Luciana Giussani, Giuliano Grittini, Carlo Jacono, Marco Lodola, Milo Manara, Alda Merini, Ivo Milazzo, Ugo Nespolo, Lucio Parrillo, Pier Paolo Pasolini, Andrea Pazienza, Federico Penco, Anna Pennati, Arturo Picca, Claudio Piccoli, Ferenc Pinter, Hugo Pratt, Nicolò Rossetto, Mimmo Rotella, Sergio Sarri Sesar, Sam Shaw, Marco Soldi, Gianpaolo Tomassetti, Sergio Toppi, Andy Warhol.
Molti gli eventi in programma nel “Tiferno Comics 2014”. Nei dodici anni di manifestazione, molti grandi nomi sono arrivati a Città di Castello. Da Vincenzo Mollica, vero appassionato sin dall’inizio, a numerosi personaggi ed illustratori: da Pratt a Manara, da Giardino a Cavazzano e Andrea Pazienza, passando per i principali comics italiani come Diabolik, Dylan Dog, Jacovitti, per arrivare a Lupo Alberto. Le mostre sono sempre state delle vere e proprie antologie d’ogni personaggio o illustratore, uniche in Italia, con pezzi rari, unici, originali. “Tiferno Comics”, negli anni, è una manifestazione molto cresciuta, diventata un punto di riferimento in Italia ed uno dei “grandi eventi” di Città di Castello. Ora il reading dell’opera di Mario Fratti “Intervista a Marylin Monroe”, con lo stesso autore recitante, insieme all’attrice Chiara Colizzi, è l’evento nell’evento che sicuramente dà alla manifestazione un deciso tocco di singolarità, con un grande autore di teatro la cui impronta internazionale rimarrà per sempre nell’albo d’oro d’un festival del Fumetto d’arte di crescente successo.