Dall’assemblea pubblica di lunedì scorso al cinema Pacifico è emersa una voce unanime : annullare la Conferenza di Servizi del 30 settembre sulla centrale Snam e convocare il tavolo nazionale per studiare soluzioni alternative.
ll Presidente della Regione Luciano D’Alfonso è stato di parola, come lo sono stati il Vice Presidente Lolli e i Parlamentari: i rappresentanti istituzionali hanno mantenuto l’impegno preso in assemblea ed hanno chiesto l’annullamento della Conferenza di Servizi.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha solo finto di accogliere la richiesta, ma in realtà sta prendendo in giro tutti: la Conferenza di Servizi, infatti, è stata rinviata di appena otto giorni a mercoledì 8 ottobre mentre, per il primo ottobre, è stato convocato il tavolo interistituzionale.
Siamo ormai alla farsa. Non è ammissibile che il Governo nazionale si prenda gioco, in una maniera così beffarda, di quelle Istituzioni, Parlamento e Regioni, che per primo è tenuto a rispettare!
In questo modo non solo si calpesta il principio di leale collaborazione tra Stato e Regione, ma si fa anche carta straccia della risoluzione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati che è molto chiara : il governo è impegnato a disporre la modifica del tracciato al di fuori della dorsale appenninica e ad istituire un tavolo tra tutti i soggetti interessati per individuare le alternative al progetto della Snam.
Ciò significa che il procedimento autorizzativo doveva essere fermato e riavviato solo dopo la conclusione dei lavori del tavolo.
E’ evidente che il tavolo ha senso solo se dispone del tempo necessario per approfondire tutti gli aspetti del problema, al fine di poter effettuare un concreto confronto tra l’attuale progetto della Snam ed altre opzioni attraverso l’analisi dei diversi impatti: sulla salute, sulla sicurezza, sull’ambiente e sulle economie locali.
Nessuno può credere che tutto questo possa avvenire in appena sette giorni! Nella precedente normativa, abolita dal governo Monti per favorire gli interessi delle multinazionali, erano previsti 6 mesi di tempo per studiare le controproposte della Regione.
Presidente D’Alfonso, a Sulmona lei ha affermato che la Regione Abruzzo non sarà il cameriere del governo nazionale: la prendiamo in parola e confidiamo che lei saprà mettere in campo, di concerto con i Presidenti delle altre Regioni coinvolte, tutte le iniziative politiche ed istituzionali – a cominciare dalla negazione dell’intesa con lo Stato – per dare la giusta risposta a tanta arroganza e conseguire gli obiettivi scaturiti dalla assemblea di Sulmona del 22 settembre.
Sulmona, 26/09/2014
Comitati cittadini per l’ambiente
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