Teramo e Provincia

Teramo. PRC: COMUNICATO DEL CIRCOLO DI TERAMO SULLE PROVINCE

 
 
In Italia è in atto un vero e proprio attacco alla democrazia e, attraverso un’astuta operazione politico-propagandistica, il Premier Renzi, diventato capo di Governo senza passare per elezioni, sta riuscendo nell’ardua impresa di attuare riforme di destra tenendo buono l’elettorato di sinistra.
Spacciandosi come innovatore e uomo della provvidenza ha invaso le tv italiane con la sua “sveglia” faccia da bamboccione e, martellando il cittadino sulla necessità di fare le riforme, si avvia a smantellare l’intero sistema di tutele dei lavoratori per far spazio alle politiche di flessibilità che l’Europa ci chiede. Con un sol colpo di spugna vorrebbe cancellare lo statuto dei lavoratori conquistato con anni di lotte.
Come Rifondazione Comunista ci batteremo a tutto campo contro queste politiche neoliberiste, che guarda caso sono sostenute da tutto il centro destra, e parteciperemo al fianco della Fiom, ultimo sindacato insieme a quelli di base degno di tale nome, alla manifestazione di Roma del 25 ottobre prossimo.
Oltre ad essere interessati i lavoratori da questo offensiva calata dall’alto anche la democrazia è sotto l’occhio i Mister 80 euro ed infatti, nel silenzio più totale, nessuno si è indignato del provvedimento di redifinizione delle province.
Attraverso il Decreto del Rio sono state sciolte le province, invocando un contenimento dei costi e spreco di risorse, ma in realtà si è solo tolto ai cittadini il potere sancito dalla costituzione di decidere i propri rappresentanti.
Praticamente attraverso questo passaggio il centro destra e il centro sinistra, ormai alleati, si spartiranno tutte le poltrone dei consigli provinciali, perché il sistema si basa sul maggior numero di consiglieri precedentemente eletti, e la tanto sbandierata riduzione di spesa non avverrà in quanto il risparmio previsto sarà solo di un misero punto percentuale. Questo non lo diciamo noi ma le relazioni tecniche allegate agli atti parlamentari.
Con la scusa di non percepire il gettone di presenza in realtà manterranno tutti gli altri privilegi e la cosa più grave sarà che questi individui, mai legittimati da un voto popolare, prenderanno scelte strategiche per il nostro territori mettendosi d’accordo nelle sedi dei partiti eludendo così il controllo dei cittadini sull’Ente.
Il percorso innovativo di Renzi ci è molto chiaro e la casta che lui voleva rottamare ci sembra quanto mai tutelata. Se queste sono le riforme di Renzi e del suo caro amico Berlusconi prepariamoci a lottare.
Rifondazione Comunista
Circolo di Teramo
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