Teramo. Robin Hood Abruzzo: nasce il comitato dei soci e clienti della Banca di Credito Cooperativo di Teramo è formalmente costituito sono centinaia le adesioni.
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Il comitato dei soci e clienti della Banca di Credito Cooperativo di Teramo è formalmente costituito sono centinaia le adesioni.
Il comitato di definisce di difesa dei valori mutualistici e solidali alla base della cultura delle banche di credito cooperativo. La banca non deve fare lucro. Il comitato vigilerà affinché lo Statuto e le Carte Valoriali siano attuate.
“in questo momento di congiuntura negativa è forte la necessità di una banca che conosca il territorio e basi i rapporti non solo su nere risultanze economiche.
Costruire il “bene comune” È scritto nello Statuto di ogni BCC: “La Banca… ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune ”. (Dall’articolo 2 dello Statuto tipo delle BCC)
In queste parole c’è l’identità, la cultura d’impresa, l’essenza del Credito Cooperativo. La BCC è infatti una banca con una doppia anima: svolge la funzione di intermediario creditizio – con la fondamentale attività di raccolta di risparmio e di finanziamento – e di impresa a responsabilità sociale. Questo vuol dire che le Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali offrono tutti i servizi bancari tipici del mercato creditizio e delle altre banche. Ma presentano, rispetto alle altre banche, alcune specificità. A partire dagli obiettivi stessi che si prefiggono, che possono essere individuati nel perseguimento del benessere dei soci e nello sviluppo dei territori in cui operano.
Il valore economico e sociale delle BCC trova espressione nei seguenti documenti.
La Carta dei Valori del Credito Cooperativo
Nel 1999 il Credito Cooperativo ha presentato la propria Carta dei Valori, un documento che rappresenta, da un lato la Carta Costituzionale di riferimento; dall’altro, la Carta di orientamento per l’azione delle BCC.
La Carta dei Valori è, dunque, al tempo stesso fondamento e meta. Esprime i valori sui quali si fonda l’azione delle Banche di Credito Cooperativo, la loro strategia e la loro prassi; racchiude le regole di comportamento e rappresenta gli impegni della categoria.
La Carta della Coesione del Credito Cooperativo
A Parma, nel dicembre del 2005, nel rinnovare l’impegno delle BCC con il Paese per continuare a contribuire al suo sviluppo durevole e partecipato, sono stati fissati i princìpi che orientano le evoluzioni organizzative del modo di stare insieme nel Credito Cooperativo. Il Credito Cooperativo costituisce infatti una risorsa insostituibile per le comunità locali e il miglioramento costante delle forme in cui si esprime la mutualità di rete deve ispirarsi a princìpi che garantiscano lo sviluppo nella continuità, la fedeltà nell’innovazione, la coerenza nella modernità.
a Carta della Finanza libera, forte, democratica
L’Italia ha bisogno di darsi una nuova Agenda dello sviluppoÈ allora forse il momento giusto per un rinnovato impegno che chiama in causa i diversi attori dell’agire economico, civile e sociale. Tra essi, le banche. Nella certezza che nel nostro Paese esistono le energie per ripartire.
Il documento, approvato al XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo nel dicembre 2011, ribadisce l’impegno delle BCC-CR nell’agire economico, civile e sociale per un rilancio del Paese Italia, esprimendo in dieci punti la “finanza che vogliamo”:
Non troviamo nella condotta della nostra Banca piena adesione ai principi ricordati nello Statuto e le Carte.
PREOCCUPAZIONE VIENE ESPRESSA PER LA INCOMPRENSIBILE DIMISSIONI IN BLOCCO DEL COLLEGGIO SINDACALE