Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, a margine dell’annuncio odierno del Ministro dell’Interno Angelino Alfano di inviare una circolare ai Prefetti della Repubblica italiana per annullare le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratte all`estero e che vogliono essere registrati in Italia, ha dichiarato quanto segue.
«Rispetto la legge. I Sindaci non possono sostituirsi alle normative nazionali con ordinanze che sarebbero illegittime o addirittura in contrasto con la Costituzione. Condivido la ratio del provvedimento del Ministro Alfano anche se a Chieti non ce ne sarà comunque bisogno. I matrimoni sono tra un uomo e una donna, come prevede la nostra Costituzione, altra cosa è il riconoscimento dei diritti civili alle coppie omosessuali. Tema che merita sicuramente un approfondimento ma la cui competenza è parlamentare. Posizioni, queste, che ho avuto modo di esprimere anche in sede Anci. Certo non per questo ritengo che la mia città sia meno aperta o accogliente di altre ma se questi sono i parametri di alcuni miei colleghi sindaci, allora forse è da rivedere tutto il sistema delle amministrazioni locali».