Cultura & Società, Giulianova, In rilievo

Giulianova. Ritrovata l’opera del M° Roberto Macellaro “Emigranti d’Abruzzo”, era nei magazzini del MAS

IL QUADRO RITROVATO.

Nei giorni scorsi, dopo diverse e lunghe peripezie ed indagini, l’opera EMIGRANTI D’ABRUZZO del Maestro giuliese Roberto Macellaro è stata finalmente rinvenuta nei magazzini del MAS.

15102014

Del dipinto si erano perse le tracce durante i lavori per la ristrutturazione del Municipio, da quando faceva bella mostra di sé nell’ufficio dell’allora Segretario Generale. La ricerca è partita dopo una segnalazione del Consigliere e Delegato al Centro Storico Alessandro Giorgini che ha interessato alla vicenda direttamente la Polizia Municipale e i vari ambiti e settori dell’Amministrazione Comunale del periodo. Il dipinto era rimasto nei locali del Mas perché non era stato documentato lo spostamento e, quindi, non era stato possibile effettuare nessun tipo di catalogazione per inserirlo nel programma di monitoraggio del patrimonio artistico comunale.

La speranza è che quest’importantissima opera di cui si è trattato e parlato anche nella rivista PANORAMA D’ARTE del 1977, con un’interessante recensione del Senatore Riccardo Cerulli, torni ad arricchire la casa comunale rafforzando la memoria storica e culturale della nostra città.

Il Maestro Macellaro e il signor Giorgini voglio esprimere un vivo ringraziamento alla dottoressa Margherita Totaro, a tutto il personale del Mas e alla polizia municipale.

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NOTA DEL MAS

PRECISAZIONE: nessun rinvenimento

L’opera del maestro Roberto Macellaro, così fortemente ricercata dall’ex consigliere comunale giuliese Alessandro Giorgini, è sempre stata conservata assieme alle circa quattrocento opere della collezione  Vincenzo Bindi e presso il Museo d’Arte dello Splendore, non nei magazzini, ma com’è ovvio in un deposito museale.

Si precisa che l’opera fu catalogata e trasferita correttamente dall’Amministrazione Comunale al Mas, con il titolo che appare sul retro della tela assieme alla firma dell’artista e all’anno di realizzazione: Dalle zone depresse, 1976.

Il Museo dello Splendore ha provveduto inoltre ogni anno all’ assicurazione come richiesto da convenzione.

Precisiamo anche che, appena ci si è rivolti al Museo d’Arte dello Splendore, dopo un’iniziale perplessità durata non più di qualche minuto, si è chiarito l’equivoco dovuto al fatto che la ricerca dell’opera veniva erroneamente condotta con un altro titolo e un’altra data cioè Emigranti d’Abruzzo del 1974.

 

Marialuisa De Santis

Direttrice Museo d’Arte dello Splendore

 

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