LA GUERRA TRA POTERE E CULTURA AL “FAI SALOTTO”

 

Successo per il dibattito che ha avuto per protagonisti Annarosa Mattei e Claudio Strinati

 

 

Il “FAI Salotto”, ciclo di incontri culturali a cura della Delegazione di Teramo del Fondo Ambiente Italiano, ha inaugurato giovedì 30 ottobre la sua quarta stagione ospitando nella sala San Carlo del Museo Archeologico “F. Savini” di Teramo due autentiche personalità: il professor Claudio Strinati, storico dell’arte e musicologo, e Annarosa Mattei, docente e scrittrice. Davanti ad un pubblico numeroso e partecipe, il capo delegazione del FAI di Teramo, Franca Di Carlo Giannella, e la responsabile di “FAI Salotto”, Laura De Berardinis, hanno presentato l’ultimo libro di Annarosa Mattei: Il sonno del Reame (Oscar Mondadori, 2013). È intervenuta all’evento anche il direttore dei Civici Musei di Teramo, la dottoressa Paola Di Felice.

 

Letture di brani del libro hanno fatto da cornice agli interventi dell’autrice e alle preziose testimonianze del professor Strinati, che hanno discusso con i presenti il tema del romanzo: l’attuale guerra tra potere e cultura. Il mondo dei beni culturali, quelli che secondo l’opinione di molti politici “non danno da mangiare”, come hanno ricordato gli ospiti del salotto, sembra essere vittima dell’indifferenza della classe dirigente del Paese, presa da altri problemi apparentemente più gravi. Attraverso le allegorie di una trama surreale, tessuta da Anna Mattei sul filo di una scrittura al contempo tesa e leggera, la storia parla della grave crisi del sistema di trasmissione della conoscenza. Dai molteplici spunti offerti dalla conversazione è emerso il messaggio della necessità di una “resistenza” degli animi più sensibili e pronti a riconoscere ed accogliere la bellezza, per evitare la mercificazione del patrimonio artistico e culturale italiano.

 

Il prossimo appuntamento del “FAI Salotto” è in programma martedì 18 novembre, a Giulianova, quando sarà ospite la giornalista Alda D’Eusanio che parlerà di cultura televisiva e comportamenti dei telespettatori.