Pescara. Costruzioni, gli anni neri della piccola impresa
Tra 2011 e 2013 perse oltre mille aziende artigiane del settore. Flessioni record a Teramo e Chieti
PESCARA – Una crescita costante tra 2000 e 2011, prima della caduta drastica degli ultimi due anni: e a pagare il prezzo più alto sono state quasi soltanto le imprese artigiane. Questo l’andamento delle imprese edili in Abruzzo, nella fotografia che nel pomeriggio di oggi traccerà il presidente regionale di Cna Costruzioni Abruzzo, Nicola Cerretano, aprendo i lavori del convegno “Il mercato delle costruzioni in Abruzzo tra crisi e nuove prospettive”, in programma a Pescara, nella sala Petruzzi, in via delle Caserme, con inizio alle 15.30.
Tra 2000 e 2011, complice il sisma del 2009 che ha messo in ginocchio gran parte dell’Abruzzo, spiegano i dati elaborati per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci, nella nostra regione si è assistito a una crescita costante del settore edile: nel 2000, infatti, le imprese di costruzione ammontavano a 13.869 unità, divenute 20.499 nel 2011 (+6.630); in valore percentuale, l’incremento è, stato del 47,8%, contro una media nazionale del 40,5%. Tra il 2011 e il 2013, al contrario, le imprese di costruzione in Abruzzo hanno marciato a passo di gambero: perché all’appello sono venute a mancare 1.149 unità, fissando a 19.350 il numero complessivo. Anche in questo caso, ma in negativo, Abruzzo più “veloce” del resto d’Italia quanto a percentuali: in soli due anni perso il 5.6% (media Italia – 4,6%). Tra le province – sempre negli ultimi due anni anni – male soprattutto Teramo (-431) e Chieti (-312); mentre all’Aquila (-233) e soprattutto Pescara (-173) le riduzioni sono state meno consistenti.
A pagare il prezzo più alto della caduta del mercato delle costruzioni sono state le micro imprese: le 1.149 imprese perdute tra 2011 e 2013 sono infatti frutto della flessione subita dall’artigianato (1.179 in meno) contro un aumento modesto (+30) di quelle di maggiori dimensioni. Tradotto in percentuale, la flessione delle imprese artigiane in Abruzzo è stata dell’ 8,5% (media Italia -5,5%), mentre le imprese non artigiane sono cresciute dello 0,5%, in controtendenza con la riduzione del 2,5% italiana.
23/10/2014