PRIMA DI TUTTO ITALIANI, MENIA: “ELEZIONI COMITES? L’ANTICAMERA AL DEFAULT” IL NUOVO MAGAZINE PER METTERE IN MOSTRA “IL MADE IN ITALY, L’ORO ITALIANO NEL MONDO”

“Le prossime elezioni dei Comites? A rischio default”. Così il Segretario generale del Ctim Roberto Menia, intervenendo alla presentazione presso la Camera dei Deputati del nuovo magazine del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo  Prima di tutto Italiani, entra nel dibattito sulle elezioni che tanto stanno facendo discutere i connazionali che risiedono all’estero.
“Concordo con il fatto di volerle celebrare dopo molti anni, ma mi sorgono fortissime perplessità circa modi e tempi”, aggiunge Menia dopo che proprio sul primo numero del nuovo mensile è stato dedicato ampio spazio all’argomento, con un’intervista al sottosegretario agli esteri Mario Giro e le analisi tecniche di voci fortemente critiche, come quelle dei deputati eletti all’estero Mario Caruso e Aldo Di Biagio.
L’occasione è il lancio romano dell’iniziativa editoriale del Ctim, (evento disponibile in streaming su Liberi.tv) nata proprio per celebrare una nuova fase della realtà fondata dal ministro Mirko Tremaglia, padre della legge sul voto all’estero, alla presenza dello stesso Menia, del coordinatore della Segreteria romana dal Ctim Cav. Carlo Ciofi, del direttore responsabile Francesco De Palo.
 “Non sarà un megafono localistico né nostalgico – osserva il direttore Francesco De Palo – ma il tentativo di assemblare incontri e scontri di opinioni, duri ma civili e costruttivi, in un’ottica di globalizzazione da gestire e non da subire”.
Punto di partenza la consapevolezza che “la nostra italianità è un valore aggiunto,  – prosegue Menia – come dimostrano le storie di successo di tanti connazionali che sono riusciti a ritagliarsi uno spazio significativo lontano dalla propria Patria: sono questi i biglietti da visita da mostrare con orgoglio e da rivendicare senza titubanze”.
Cosa dovranno aspettarsi i lettori di Prima di tutto Italiani? “Voci, dibattiti a più cervelli e tanta voglia di ragionare – conclude De Palo – anche per stimolare le istituzioni spesso sorde o distratte da altro, che l’italianità è un valore unificante da cementare e su cui investire senza timori, anche in tempi di spending review”. E lancia un appello: “Rimettiamo l’antropos al centro dell’agorà, e non numeri e spread, prima che sia troppo tardi”.
Nutrito il parterre intervenuto per l’occasione, con oltre alla stampa in emigrazione anche i responsabili esteri di Forza Italia e Pd (Pessina e Marino), una delegazione del Sae (Consiglio dei greci nel Mondo).