Il villino liberty conteso in questi mesi , oggetto di un progetto di demolizione e ricostruzione in stile post moderno.
Subito sul web e social network sono comparse decine di foto e video dell’evento ed il coro di sdegno è praticamente unanime.
I lavori sono stati autorizzati la scorsa settimana e la propietà , ottenuto il via libera , ha subito iniziato i lavori.
Il comune non ha aspettato le risposte alle istanze mosse ,da singoli cittadini singoli cittadini e associazioni, enti competenti che chiedevano pareri.
Il dirigente di settore ha autorizzato la demolizione nonostante l’esistenza di un precedente ,presumibilmente identico ,che riguardava un privato a cui il TAR ha impedito la demolizione di un edificio in una zona F2 “Verde privato Vincolato” , la stessa di Villa Paris.
Ricordiamo che il piano regolatore vigente non prevede la demolizione di immobili in queste aree per sua stessa norma.
Molti cittadini , me compreso , hanno inviato materiale ai beni culturali , che avevano espresso forti dubbi sull’operazione , al prefetto , al comune ed a parlamentari . La vicenda è approdata alla camera dei deputati, con una interrogazione, ma non è stato perso tempo e tutto è stato autorizzato prima di aver risposte autorevoli.
Ciò che dispiace è che nessuno voleva impedire alla nuova propietà di realizzare la struttura turistica desiderata . Ma ciò che la cittadinanza chiedeva era di preservare in parte le basi architettoniche della villa che , nella peggiore delle ipotesi , è stata realizzata solo 3 anni dopo lo spostamento del comune da Montepagano alla Marina di Rosburgo.
Purtroppo ormai i lavori sono iniziati ed un pezzo di Roseto ci saluta per sempre.
Marco Borgatti