SIMIT: OGNI ANNO 25MILA PAZIENTI DELL’U.E. MUOIONO DI INFEZIONI DA GERMI MULTIRESISTENTI. IN ITALIA IN AUMENTO LE INFEZIONI PER INTERVENTI, TRAPIANTI E PROCEDURE ASSISTENZIALI
Prosegue a Genova il XIII Congresso Nazionale Simit: mille i delegati presenti, provenienti da tutta Italia.
In Italia il consumo di farmaci antibiotici è uno dei più alti in Europa. Gli specialisti: “Si apre un’era post-antibiotica. E’ importante intervenire sin da subito perché una errata gestione degli antibiotici potrebbe alimentare maggiormente tale problematica”.
Occorre fare attenzione, secondo gli infettivologi della SIMIT,Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, al manifestarsi di microorganismi resistenti a quasi tutti gli antibiotici. Le infezioni così causate sono divenute sempre più difficili e a volte impossibili da trattare, in particolare per pazienti immunocompromessi per neoplasie, per trapianti o con patologie cronico – degenerative, a causa dello sviluppo di resistenze. Nei Paesi della Unione Europea, circa 25mila pazienti muoiono annualmente come conseguenza di infezioni da germi multiresistenti, con un costo associato di quasi due miliardi di euro.
Se ne parla durante il XIII Congresso Nazionale della SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, apertosi ieri a Genova. Il congresso, che conta circa mille delegati provenienti da tutta Italia, si propone di affrontare due emergenze in particolar modo: una verifica sulla situazione d’emergenza riguardante l’Ebola, e una discussione sui batteri “cattivi”, per colpa dei quali la sanità internazionale sta rischiando di perdere la sfida sul fronte degli antibiotici.
adottando strategie mirate a promuovere l’uso appropriato di antibiotici (i cosiddetti interventi di antimicrobial stewardship) e a limitare la diffusione dei germi multiresistenti, in particolare attraverso la corretta igiene delle mani e le altre procedure igieniche per il controllo della trasmissione degli agenti infettivi.
“I CONSIGLI DELLA SIMIT – In questo scenario un ruolo sempre più rilevante deve essere svolto da tutte le strutture di Malattie Infettive presenti in Italia che devono gestire non solo i casi sempre più frequenti di pazienti con infezioni gravi ma anche l’uso appropriato di antibiotici all’interno dell’Ospedale. Si sottolinea quindi l’esigenza di potenziare la rete infettivologica per assicurare la presenza di strutture di Malattie Infettive in tutti gli Ospedali.
Secondo le ultime ricerche della Simit, sembrerebbe in netto calo l’efficacia dei farmaci miracolosi, segno di un cambiamento che deve essere fronteggiato con preparazione e in breve tempo. “Stiamo andiamo incontro – spiega il Prof.Claudio Viscoli, copresidente del congresso – ad un’era post-antibiotica. E diventa impossibile effettuare procedure chirurgiche e mediche altamente invasive con importante rischio infettivo. Infatti se rimane trattabile l’infezione da germe sensibile, non vale lo stesso discorso per le infezioni da germe resistente. E’ importante intervenire sin da subito perché una errata gestione degli antibiotici potrebbe alimentare maggiormente tale problematica. Si consiglia quindi, durante l’assunzione dei farmaci, di rispettare la giusta indicazione, giusto e massimo dosaggio, giusta durata delle terapie. Ma è importante evitare anche l’uso difensivistico, evitare le combinazioni, usare meno ma più a proposito”.
Per la regolamentazione dell’uso degli antibiotici, sarebbe auspicabile aumentare la presenza di specialisti che li sanno usare, e quindi gli infettivologi, scrivere regole apposite, sorvegliare che queste siano rispettate, usare lo specialista per confermare le terapie, impiegare sistemi computerizzati che negano l’antibiotico in caso di uso scorretto, sorvegliare l’uso in tempo reale, sollecitare anche le farmacie per un ulteriore rispetto delle indicazioni.
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