Teramo e Provincia

Teramo. Lettera aperta delle associazioni di categoria al Sindaco Brucchi e Assessore Guardiani sulla TARI.

Oggetto: TARI (Tassa Comunale sui Rifiuti).

 

 

 

Gentilissimo Signor Sindaco,

 

nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 29 agosto è stato approvato il Piano Economico Finanziario – Servizio Igiene Ambientale – con le tariffe relative all’anno 2014.

 

Abbiamo apprezzato lo sforzo dell’Amministrazione comunale nel ritoccare al ribasso le aliquote riservate al comparto industriale e non, ma consideriamo la misura adottata sicuramente insufficiente. Quello che è stato fatto è un piccolo passo rispetto alle aspettative delle imprese che confidavano in una diminuzione significativa, considerato che il sistema produttivo locale sta vivendo una delle peggiori crisi dal dopoguerra ad oggi.

 

Signor Sindaco, la tariffa applicata dal Comune di Teramo rimane ancora alta non solo rispetto ai comuni limitrofi, ma anche nei confronti di comuni capoluogo della nostra regione. Non a caso, del tema si è occupata la Stampa nazionale posizionando il nostro Comune tra le dieci Città più care d’Italia.

 

Stante questa situazione viene spontaneo chiedersi: “le residue attività produttive del nostro comune, con il perdurare della crisi e con questa tassazione, per quanto tempo ancora potranno andare avanti”?

./.

 

E’ nostra convinzione che la tariffa applicata può diminuire solo se si interviene sul modello organizzativo di raccolta e smaltimento rifiuti scelto dal Comune di Teramo. Con l’attuale modello, i margini di azione per un’ulteriore riduzione sono quasi inesistenti.

 

Rimane un dato certo, tale situazione non è più sostenibile sul piano economico dalle imprese che, in alcuni casi, sostengono un doppio costo di smaltimento per effetto del servizio reso da privati. Questo modello organizzativo, troppo costoso, a nostro giudizio necessita di una riorganizzazione con una razionalizzazione dei costi gestionali che porti all’applicazione di una tariffa in linea con quelle applicate da altri comuni.

 

Se in altre città capoluogo il servizio costa meno ci saranno delle ragioni valide!

 

Signor Sindaco, trattandosi di una società con prevalente capitale pubblico, sarebbe altresì interessante conoscere il costo effettivo del servizio per la città di Teramo, in modo da effettuare un benchmarking con altri comuni capoluogo. Sono notizie utili non solo per il sistema economico “teramano” in generale, ma per tutti i cittadini che pagano il tributo.

 

Siamo convinti (e lo ribadiamo) che in futuro la tariffa potrà diminuire solo se si darà vita ad una seria riorganizzazione della società che cura il servizio con un pesante dimagrimento dei costi aziendali. Ci scusi la franchezza, ma non possiamo continuare a mantenere società con un capitale a maggioranza pubblica come la TEAM S.p.A. , che ha dei costi strutturali eccessivi.

 

La prima decisione che prenderebbe un’impresa privata sarebbe quello di affidare il servizio al mercato per contenere i costi. Non si capisce perché questa decisione non può essere assunta dal Comune di Teramo. Ci sembra che in altri comuni il servizio venga affidato ai privati con bando di gara, perché nel caso di specie non è possibile seguire questa procedura?

 

Confidando in uno Suo cortese riscontro, restiamo in attesa e salutiamo cordialmente.

Firmato

Confindustria

API

Confcommercio

Casartigiani

Consorform

CNA

Confartigianato

Confesercenti

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