USA. Caro direttore, di Benny Manocchia
Caro Direttore, stavolta ti chiedo di pubblicare una nota che e’ il risutato di
una serie di lamentele da parte di italaini che risiedono a New York e nel
vicino Connecticut. Siamo tutti abbonati alla RAI estera e paghiamo regolarmente il nostro “canone”. Forse puoi immaginare che lo sport e’
il piu’ seguito programma televisivo.Ci meraviglia il motto della nostra Rai che dice,in sostanza:i nostri programmi vi aiutano a restare “vicino” alla nostra patria e a coltivare sempre la nostra bella lingua.Ma non e’ cosi’:prorprio nello sport,soprattutto nei momenti in cui un redattore segue gli eventi sui campi
della A. E allora dobbiamo sentire frasi come : illa portiere non riescr a bloccare…illa terzino fa buco…illa risultato non e’ giusto…e via di questo
passo (per non menzionare sbafate piu’ gravi. Da’ fasticio a chi,lontano 5 mila chilometri, deve sentire la nostra lingua martoriata a questo modo.
Grazie per l’ospitalita’ anche da parte degli altri italiani che seguono il tuo quotidiano.
Benny Manocchia