Una volta torno’a casa nel pomeriggio con le lacrime agli occhi.Frequentava la quinta elementare e in mattinata un gruppetto di ragazze (oriunde
irlandesi e inglesi) l’avevano stretta a un angolo )come si dice),
tempestandola di offese anche volgari nei confronti dell’Italia e degli
italiani.In questa nazione non e’ una novita’.Specie tra i gioani c’e’ sempre un atrrito volgare,spesso disgustoso.
A casa la ragazza (Chelsea Rose Della Ripa,rosebud come veniva chiamata ) abbraccio’ il nonno (giuliese) e gli racconto;’ che cosa avevano fatto le sue “amiche”. Lui era abituato da anni a subire affronti da parte di altre razze che vivevano negli Stati Uniti,cosi’ seppe consolarla dopo
avere prearato uno spuntino.
Era stato proprio il nonno a inculcare nella ragazza l’amore per l’Italia
di cui le diceva tutto,un po’ alla volta.Cosi’ lei crebbe con il tricolore negli ochi,i maccheroni alla chitarra e il buon vino di casa nostra. nel cuore.
Lentamente Rosebud acquisi’ una buona conoscenza della penisola,
e un giorno fece una promessa a se stessa.Dopo che avro’ conquistato
il Dottorato- penso’ – mi faro’ in quattro per creare una rivista dedicata
esclusivamente alle cose di casa nostra,in inglese,certo,perche’ voleva che
gli americani capissero che cose’ l’Italia e chi sono gli italiani.
Intanto comincio’a collaborare con i giornali lcoali del Connecticut
affrontando certi aspetti della vita di casa nostra.
Oggi Rosebud spera (magari per il tramite delle colonne del nostro giornale) di avviare una comunicazione diretta con i giovani dell’
Abruzzo su argomenti ,di interesse generale.E’ soltanto una idea,dice Rosebud,ma chissa’,forse i giovani di casa nostra vorranno telefonarmi per creare un bond,un nodo simpatico e sincero.E rilascia il suo
telefono,per creare un primo contatto.Dopodiche inviera’ il suo e mail privato. 860 575 4832
benny manocchia