Ormai sono sentenze a cascata quelle contro la Asl di Teramo e tutte in favore degli infermieri aderenti al sindacato Nursind che hanno vinto una lunga battaglia: il Tribunale del Lavoro ha accolto, finora, 60 su 110 ricorsi, dando ragione a chi chiedeva che i tempi di vestizione e svestizione, prima e dopo il turno di lavoro in ospedale, fossero ricompresi negli orari lavorativi e dunque retribuiti. Così farà la Asl già nella busta paga di novembre, con una “integrazione” monetaria che, a seconda dei casi, varierà dai 1100 ai 4500 euro circa. A luglio la Asl è stata condannata a rimborsare le somme, comprensive di interessi legali, a circa 27 infermieri a titolo di lavoro straordinario per il periodo che va da gennaio 2008 fino a dicembre 2012. A metà ottobre la medesima condanna in favore di altri 33 infermieri.
Il tribunale del lavoro ha riconosciuto che indossare e dismettere la divisa costituisce “tempo di lavoro” perché ogni operazione preliminare del genere era propedeutica e necessaria per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Lo dice chiaramente anche la Cassazione è: “Sono da comprendere nelle ore di lavoro effettivo, come tali da retribuire, anche le attività preparatorie o successive all’attività lavorativa, purché eterodirette dal datore di lavoro”.
Alla luce dei numerosi unanimi pronunciamenti in favore degli infermieri, tra Nursind e Asl ieri in un incontro aperto a tutti i sindacati si è arrivati ad un accordo per evitare nuove cause: la AUSL riconoscerà per il periodo pregresso di cinque anni dalla data della domanda un periodo di massimo 15 minuti all’inizio ed alla fine di ciascun turno di lavoro, mentre a far data del 01 gennaio 2015 la nuova organizzazione del lavoro prevederà un tempo di 10 minuti all’inizio ed alla fine di ciascun turno di lavoro. Il computo dell’arretrati non sarà forfettario ma commisurato all’esatto tempo di vestizione e svestizione certificato dai cartellini marcatempo dei singoli infermieri.
Il Sindacato NurSind, orgoglioso di aver portato a questo importante risultato nell’accordo con la Asl, rimane a disposizione della professione, per la sua tutela e promozione, ma soprattutto perché la sanità teramana torni a dare un servizio di qualità al paziente teramano.
Il Se0gretario Provinciale NurSind Teramo
Giuseppe De Zolt