Cultura & Società

Per Charles Péguy, a Teramo, studiosi e docenti universitari anche da fuori regione

 

Penultimo appuntamento con le iniziative per il centenario della morte di Charles Péguy,  il giovane socialista francese che si convertì al cattolicesimo e divulgò la propria fede in numerosi libri prima di morire  a soli quarantuno anni in battaglia durante la prima guerra mondiale.

«Il pensiero di Charles Péguy costituisce uno tra i contributi più originali e rilevanti – anche se ancora in gran parte nascosto – alla filosofia del Novecento. La cosa può sembrare paradossale, se si pensa alla sua accesa polemica contro il partito degli intellettuali di professione, e la sua insofferenza ai principi astratti che pretendono di imbrigliare l’imprevedibilità della vita e la sorpresa degli eventi. Ma a ben guardare è proprio questa attitudine anti-accademica e anticlericale – di qualunque clero si tratti, quello della neo-scolastica o dello spiritualismo cattolico o del materialismo positivista – a rendere più interessante e decisivo quel contributo. Sin dall’inizio Péguy si augurava di «mantenere la giovinezza del suo appetito metafisico», quella fame dell’essere e quella sete del senso delle cose che nasce dall’impatto con il reale. Perché il reale non “è” mai semplicemente lì “fuori” di noi (ma neanche semplicemente qui “dentro” di noi), come qualcosa di già-fatto, ma appunto accade: il suo essere è dell’ordine della storia, e il suo senso ha la dimensione del tempo. La realtà è qualcosa che “si dà” a qualcuno, un evento che chiede il nostro libero sguardo per mostrare il suo senso – anzi, il suo stesso essere».

La rassegna di eventi, promossa a Teramo dall’Ufficio Diocesano per il progetto culturale insieme a Salotto culturale “Prospettiva Persona”, Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Teramo, Associazione Culturale “Gente e Gente” e Associazione Culturale “Charles Péguy” di Alba Adriatica, prevede venerdì 7 novembre, nell’auditorium San Carlo, a partire dalle ore 9, una giornata di studi su Péguy dal titolo “Non si è mai parlato così cristiano”. Un evento particolare, che vedrà  la partecipazione dei più autorevoli studiosi e docenti universitari italiani esperti di Péguy e dei temi correlati alla sua figura.

In mattinata, dopo i saluti di S.E. Mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo – Atri, del sindaco Maurizio Brucchi, del presidente della Regione Abruzzo  Luciano D’Alfonso, interverranno  Pigi Colognese, scrittore e giornalista (“La fede che preferisco è la speranza. Profilo bibliografico”); Giorgio Campanini, già docente presso l’Università di Parma (“Charles Péguy: Un personalismo senza persona?”); Nunzio Bombaci, dell’Università di Macerata (“Il Péguy di Mounier”); Giuseppe Fidelibus , dell’Università di Chieti – Pescara (“H. U. Von Balthasar: lo stile laicale di Péguy”). Modererà l’incontro Attilio Danese (Prospettiva Persona).

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, sono invece previsti gli interventi di Massimo Borghesi dell’Università di Roma Tor Vergata (“Il Laico – Il Cristiano”); Marisa Forcina dell’Università del Salento (“Le rivoluzioni di Péguy”); Giselda Antonelli dell’Università di Chieti – Pescara (“Un pezzo di vita con Péguy”); Costantino Esposito dell’Università di Bari (“L’influsso di Péguy nella filosofia del Novecento”). Modererà il dibattito Giulia Paola Di Nicola (Prospettiva Persona).

Al termine della giornata, è in  programma una visita guidata alla mostra su Charles Péguy inaugurata venerdì presso la Sala Caraciotti di via Torre Bruciata e aperta fino al 9 novembre.

Domenica, infine, sempre nell’auditorium San Carlo, alle ore 17,  serata conclusiva con la rappresentazione della compagnia teatrale “Associazione l’Altro Cantiere”.

Teramo, 5 novembre 2014

 

 

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