Pescara. SEL: una strada per Stefano Cucchi

 

Anche Sel Pescara si unisce nel chiedere a gran voce che venga intitolata una strada a Stefano Cucchi, giovane consegnato nelle mani dello Stato e restituito alla famiglia morto e presumibilmente seviziato. Noi di Sel esprimiamo sincera vicinanza e solidarietà alla famiglia di Cucchi e riponiamo fiducia nella magistratura che siamo certi farà luce su questa oscura e terribile vicenda. Un ragazzo debole e indifeso, lasciato solo da tutti e morto senza neanche poter abbracciare la propria famiglia, è una ferita insanabile per la nostra democrazia. Un via a ricordo di quanto accaduto è il minimo che un Comune possa fare affinché vicende brutali come queste non si ripetano mai più.

Sel poi replica alle parole del COISP – Sindacato di Polizia e dal CIPAS, che hanno bocciato l’iniziativa. Cosa centra chi è morto in servizio con il caso di Stefano Cucchi? Perchè spostare la discussione su altri argomenti invece di affrontare una questione per volta. Qui nessuno è contro le forze dell’ordine, ma chi sbaglia dev’essere perseguito a norma di legge e, a meno che non si creda che Cucchi si sia picchiato da solo, qualcuno è Stato e questo qualcuno dev’essere smascherato e assicurato alla giustizia in nome di quegli stessi valori che il corpo di Polizia intende difendere.
I rappresentanti delle forze dell’ordine dovrebbero essere i primi a chiedere chiarezza in questa faccenda allo scopo di assicurare alla giustizia eventuali mele marce, che infangano non solo i valori di solidarietà umani ma anche i valori espressi nella nostra Costituzione e disonorano il corpo dello Stato a cui appartengono.