Teramo. E’ stata attivata anche in provincia di Teramo l’utenza telefonica unica 43002.
, cui segnalare – attraverso messaggi SMS gratuiti e, se ritenuto, anonimi – lo spaccio di sostanze stupefacenti ed episodi di bullismo nelle scuole teramane. L’iniziativa del Ministro dell’Interno sarà attuata nell’ambito del Progetto di prevenzione “Il più forte sono io”, presentato oggi in Prefettura, nel corso di una conferenza Stampa.
Il più forte sono io…dico NO al bullo e allo “sballo”. Sarà questo lo slogan che caratterizzerà, per l’intero anno scolastico 2014/2015 la campagna informativa del Progetto di prevenzione e di contrasto dei fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti e di bullismo negli ambienti scolastici teramani, che coinvolgerà sinergicamente tutti i soggetti – dalle Istituzioni alle famiglie – competenti ed interessati a fronteggiare la delicata problematica.
Il Progetto è stato presentato oggi in Prefettura nel corso di una Conferenza stampa, tesa anche ad illustrare – attraverso gli interventi del Prefetto Valter Crudo, del Procuratore della Repubblica Antonio Guerriero, del Questore Giovanni Febo, della Coordinatrice del Gruppo Provinciale sul bullismo Daniela Magno, del dott. Valerio Profeta della A.S.L. di Teramo e di un rappresentante della Consulta provinciale degli Studenti – tutti gli aspetti afferenti le predette fenomenologie: entità, motivazioni, responsabilità e conseguenze.
Nell’insieme, le ragioni per le quali il Prefetto – in linea con l’orientamento ministeriale – ha ritenuto di assumere efficaci e coordinate iniziative a tutela degli studenti e dell’ambiente scolastico.
Da una delle indagini svolte recentemente in Italia sul “Bullismo” nelle scuole superiori, è emerso che più del 50% degli intervistati, per lo più appartenenti alla fascia d’età dei 14 anni, ha dichiarato di essere stato vittima di episodi di bullismo e di questi, il 33% sono vittime ricorrenti.
In provincia, secondo una indagine conoscitiva svolta nel 2013 in tre scuole superiori di secondo grado, il fenomeno è presente: “spesso”, (14, 2%); “a volte”(45,4%). Per un totale del 59,6%.
Ovviamente, fatta eccezione per i casi più gravi, non si segnalano a insegnanti e genitori le prepotenze subite o lo spaccio del compagno di scuola. Spesso le vittime che hanno segnalato o denunciato, hanno preferito cambiare scuola.
E’ in questo scenario che si colloca l’iniziativa del Ministro dell’Interno Angelino Alfano di istituire l’utenza telefonica unica 43002, attivata in questa provincia dal 27 ottobre scorso e, più in generale, l’attuazione del Progetto di prevenzione che, scaturito dal confronto dei rappresentanti di Amministrazioni, Enti ed organismi, riuniti in apposito “gruppo di lavoro” (FF.OO., Uff. Scolastico provinciale ove opera il Gruppo territoriale sul bullismo, Provincia, Comune Capoluogo, ASL, Ordine degli psicologi, ecc.), prevede:
– un’attività informativa/formativa, rivolta ad insegnanti e studenti, che un team di esperti svolgerà presso le scuole aderenti;
– un’attività operativa, che le FF.OO. espleteranno davanti agli Istituti scolastici a scopo di deterrenza contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel contempo le stesse Dirigenze scolastiche si impegneranno a regolamentare, nel corso delle attività di progetto le competenti attività di “controllo e di sicurezza”;
– un’attività divulgativa, essenziale per il conseguimento del miglior risultato. A ciò provvederanno gli studenti stessi, protagonisti principali e più che esperti nell’uso delle tecnologie più avanzate di comunicazione. Ad essi sarà chiesto di predisporre “slogans” e spots televisivi, nell’ambito di un Concorso che si concluderà con la scelta del migliori prodotti, da parte di una giuria di esperti. I lavori più meritevoli saranno premiati nel corso della manifestazione pubblica del prossimo 2 giugno e costituiranno la base della campagna informativa per il prossimo anno scolastico.
Per segnalare i casi al 43002 è semplice: basta un messaggio SMS – gratuito e, se si vuole anonimo – dopo aver indicato il nome della Città e dell’Istituto scolastico interessati. Lo stesso sarà dirottato alle Forze di Polizia territorialmente competenti.
Teramo, 5 novembre 2014