Teramo e Provincia

Teramo. Giornata contro la violenza. Una filiera di servizi per vincere la paura e proteggere chi vuole denunciare

 

 

Il 2013 ha segnato un triste primato: la più alta percentuale, in Europa, di donne vittime di omicidio per mano di un uomo. Da questa drammatica constatazione è partita la riflessione dell’iniziativa “Ogni giorno è 25 novembre” che si è svolta questa mattina nella sala Polifunzionale a cura della Commissione Pari Opportunità e della Consigliera di parità.

Fra gli interventi quelli del presidente Renzo Di Sabatino e della vicepresidente Barbara Ferretti (il presidente parteciperà questa sera anche al flash mob che si svolgerà a Teramo organizzato dall’associazione Snoq ed è intervenuto alla manifestazione svoltasi all’Università a cura dell’associazione Hanna Arendt): “Un dato, quello del 2013, che rileva comunque l’inadeguatezza della risposta istituzionale rispetto ad una rete di protezione nei confronti delle donne. In questo quadro non si può non sottolineare la filiera di servizi che la Provincia ha messo in campo: il centro antiviolenza, la casa d’accoglienza, la consigliera di parità, il ruolo istituzionale di supporto alle iniziative a favore delle donne svolto dalla Commissione pari opportunità. Una filiera che dobbiamo valorizzare e potenziare con strumenti e mezzi adeguati considerato il numero dei casi che seguiamo in tutta la provincia” ha dichiarato Di Sabatino.

Dal 2008 si sono recate al Centro antiviolenza “La Fenice” 1025 donne; 366 sono quelle prese “in carico”: ovvero che hanno accettato di essere seguite in un percorso. Il 35% di esse risiede a Teramo, il 61,3% arriva dagli altri Comuni. Il 75% delle donne seguite dall’equipe di psicologici, assistenti sociali e avvocati sono italiane: il 25% è di nazionalità straniera.

Sul tema della violenza di genere, ognuna seguendo il filo della propria esperienza professionale, hanno relazionato Barbara Vitale, maggiore dei Carabinieri di Chieti; Patrizia Di Berardino, responsabile “Casa Maia” rifugio antiviolenza; Patrizia Carosi, questore vicario di Teramo; Anna Marcozzi, dirigente medico ostetricia e ginecologia del Mazzini.A condurre i lavori la giornalista Tania Bonnici Castelli, componente della Cpo. Interventi anche della presidente Desireè Del Giovine e della consigliera di parità Anna Pompili.

Le donne subiscono senza denunciare perché hanno paura, paura di essere lasciate sole – hanno dichiarato – spesso non sono autonome economicamente e questo è un altro pezzo del problema. Attraverso gli strumenti propri delle politiche del lavoro si potrebbe prevedere una misura di inserimento lavorativo a favore delle donne maltrattate”.

Ma la mattinata è stata ricca di spunti “suggestivi” anche grazie al contributo della Scuola di Teatro Spazio Tre diretta da Silvio Araclio – corso pomeridiano – con le letture sceniche di Valentina Sichetti e Jessica De Marcellis che hanno recitato brani tratti da: “Beatrice Cenci” di Moravia; “Chiamatemi strega” di Barbara Giorgi; “Antigone” di Jean Anouilh. Partecipata e attiva la presenza degli studenti delle superiori organizzata dalla dirigente scolastica, Maria De Dominicis.

Teramo 25 novembre 2014

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