Cultura & Società

Teramo. THIS IS NOT A SHOW, spettacolo vincitore del Bando Amapola 2013- Resistenze creative di e con Annalì Rainoldi, è il nuovo appuntamento per la Stagione Danza Città di Teramo in scena Sabato22 novembre alle ore 21 nel Teatro Spazio Electa.

THIS IS NOT A SHOW, spettacolo vincitore del Bando Amapola 2013- Resistenze creative di e con Annalì Rainoldi,  è il nuovo appuntamento per la Stagione Danza Città di Teramo in scena Sabato22 novembre alle ore 21 nel Teatro Spazio Electa.

 

“La capacità di credere che qualcosa sia vero, anche se siamo consapevoli che non è così, la capacità di ingannare noi stessi è un incredibile fenomeno umano” spiega Annalì Rainoldi “Quale grado di consapevolezza abbiamo rispetto a noi stessi e alle nostre azioni? Quando riconosciamo di agire con volontà e non invece di essere usati da altre forze, essere in balia, allo sbaraglio? E queste forze sono sempre al di fuori di noi invisibili o siamo noi stessi a innescare azioni, maschere, meccanismi per modificare la realtà, per modificare noi stessi, salvarci, sopravvivere, semplicemente vivere?”

Questi sono gli interrogativi e le pieghe dell’anima che This is not a show esplora e consegna ad un pubblico immerso in un’atmosfera onirica: “Ora, oggi, in questa vita, in questo mondo esiste una soglia pericolosamente labile tra realtà e illusione. Tutto ciò di cui si ha necessità o di cui si pensa di aver bisogno si può trovare o si può inventare, fingere di avere, fingere di essere. L’autoinganno è un meccanismo utile e necessario alla sopravvivenza” continua Annalì “L’uomo è la sintesi di cinismo e poesia nell’attuare piccoli inganni quotidiani. This is not a show è una fenomenologia dell’essere umano sospesa in un luogo dove l’inganno è la realtà e la realtà è l’inganno”.

 

This is not a show è progetto vincitore del Bando Amapola 2013 – Resistenze creative, promosso da Fabbrica dell’Esperienza di Milano e sostenuto da Electa Creative Arts di Teramo.

 

Regia e danza: Annalì Rainoldi

Disegno luci: Luca Lombardi

Musica: Morse, Hezzel, Handel

Voce: J. Campbell

 

INFO e PRENOTAZIONI

Teratro Spazio Electa

Via F. De Paulis 9/a – Teramo

0861212593 – 3487501568

segreteria.electa@gmail.com

www.stagionedanza.itwww.electacreativearts.it

 

Biografia – Annalì Rainoldi

Danzatrice versatile e coreografa indipendente. Arricchisce e plasma il suo linguaggio espressivo e interpretativo grazie all’incontro con importanti maestri della scena nazionale e internazionale. Il suo percorso creativo autoriale si accompagna alla passione per la trasmissione della pratica della danza contemporanea e dell’improvvisazione.

Dopo l’anno di studi a Parigi presso l’Université Sorbonne Nouvelle si dedica alla ricerca sui linguaggi delle arti performative. Nel 2005 consegue la laurea con lode in Scienze Umanistiche per la Comunicazione.

Si diploma in Teatrodanza alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2007.

Tra il 2005 e il 2013 danza negli spettacoli diretti da coreografi internazionali quali Luciana Melis, Sarah Taylor, Cho Ming, Susanna Beltrami, Sabrina Camera, Luciano Padovani, Lucinda Childs, Emio Greco, Paolo Mohovich, Michele di Stefano.

Dal 2010 entra a far parte del progetto europeo DanceMe debuttando nell’aprile 2011 En Verlan. Da allora sceglie di affiancare l’impegno come interprete per altri coreografi a un percorso che dedica allo sviluppo di progetti e produzioni autoriali.

Il solo Diataraxia noctuidae, selezionato da Anticorpi XL, è invitato a Short Time, Fabbrica Europa, Moving Art Project, Cortoindanza, RomaEuropa, Festival Exister, serate eXpLo. Il duo Frail Fortresses, in collabporazione con Riccardo Meroni, è finalista al Festival delle Miniature Coreografiche di Belgrado.

Grazie al supporto del progetto di residenze Dance-B, ArtedanzaE20 circuito danza Lombardia, prosegue lo studio con Riccardo Meroni. Fragili Fortezze inizia l’indagine sul naufragio di corpi nella dimensione senza tempo della poesia.

Da gennaio 2014 inizia la collaborazione con Helen Cerina per Iperrealismi, progetto coreografico che impegna virtuosismo e prodezza per simulare la realtà e attraverso l’esaltazione del dettaglio che rende sempre più vivo e umano il corpo sul palco.

 

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