Chieti. Il Gran Caffè Vittoria, sotto i portici di Corso Marrucino, il bar dei teatini, a Chieti

, è stato inaugurato nel 1920 con il nome di Gran Caffè Roma, ma già qualche anno prima si chiamava  Caffè Melocchi ;(Vincenzo), uno dei suoi fondatori.

Il 9 maggio del 1936 ha preso l’attuale intestazione alla proclamazione dell’impero fascista.

Gli arredi, la sua insegna storica, il pianoforte, marchio Chopin, che ricorda il titolo del film Sciopèn, del regista teatino Luciano Odorisio, che girò alcune scene del film all’interno del gran Caffè Vittoria nel 1982,sono rimasti uguali.

Il film descrive un avvocato intrigante e presuntuoso di Chieti, soprannominato appunto Sciopèn, perché da giovane aveva spacciato come propria opera, una composizione di Fryderyk Chopin/ Sciopèn. Il Gran Caffè Vittoria, grazie alla posizione strategica fra palazzi importanti ed il vicino teatro Marrucino, è stato ed è frequentato da persone famose.

Da caffè letterario, oggi è un luogo di incontro di cittadini di qualsiasi età e anche di ristorazione veloce.

Il poeta dialettale teatino, Mario D’Alessandro, ha composto un testo a rima alternata e baciata, dal titolo: “A lu Café Vittorie”, musicato dal maestro Giuseppe Pezzulo.

 

                                                         A lu Café Vittorie

                                                    Po’ finì’ lu Monne ‘ntère,                               

                                                     coma vò na prufezzje,                                  

                                                    lu future è proprie nere,                                

                                                  ma nu stème sempre qua.                             

                                                              Ce ne stéme                                                  

                                                               a lu Vittorie                                                    

                                                          lu Café de la Cità.                                          

                                                              Se stà bbòne                                                

                                                                tè na storie                                                    

                                                           e le péttele se fa                                           .

                                           Chj ‘n ce crede o cche vé a Cchjiete         

                                                   e nghe nnu’ se po’ assettà.                          

 

                                                       Al Caffè Vittoria

può terminare il mondo intero

                                                come vuole una profezia

il futuro è proprio nero

Ma noi stiamo sempre qua

ce ne stiamo

al Vittoria

Il caffè della città

si sta bene

ha una storia

e si fanno i pettegolezzi

                                          chi non ci crede che venga a Chieti.

E con noi si può sedere

 

Il Maestro Giuseppe Pezzulodiplomato in Viola, Musica Corale e Direzione di Coro, presso il Conservatorio di Musica Luisa D’Annunzio di Pescara,collabora con varie formazioni cameristiche, orchestrali e corali. È stato per 15 anni, dal 1989 al 2004, prima Viola del Complesso “I Solisti Aquilani” dove, anche in veste di solista, si è esibito in molti teatri italiani ed esteri. . È Maestro di Cappella dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti ed in questa veste ha riproposto e revisionato il celebre Miserere del Selecchy che viene cantato durante la Processione del Venerdì Santo. È stato fondatore e direttore di vari cori della città. Attualmente dirige il coro “I Cantori di Chieti”, coro a tre voci maschili, con un repertorio che comprende brani di canzoni popolari abruzzesi, canti tradizionali italiani, canti patriottici, canti liturgici e spiritual.

 

Il coro I Cantori di Chieti ha proposto ai cittadini il brano A lu Café Vittorie, un canto allegro, scherzoso, orecchiabile, che è stato molto apprezzato. Un’idea è quella di eseguirla “sotto i portici…”, coinvolgendo la cittadinanza.

Il maestro Giuseppe Pezzulo, alla domanda se ricorda qualche episodio che l’ha emozionato nella sua lunga carriera musicale, ha risposto che è stato il funerale di una persona illustre, benvoluto da tutti i cittadini e frequentatore assiduo del Caffè Vittoria, il notaio Alfredo Pretaroli.

… Ho suonato la viola durante la cerimonia funebre nella cattedrale di San Giustino gremita all’inverosimile…

 

Le foto sul link:

https://www.dropbox.com/sh/i4ax0a2qe2uwv8s/AABG1R5ehErHFz6GBw1ixx3Ta?dl=0

 

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

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