E’ quasi Natale, e da stasera è Chanukkà, la festa delle luci della tradizione ebraica. Due momenti per riflettere e festeggiare assieme in musica e inaugurare una nuova via.
Quest’anno il calendario presenta una simpatica curiosità:una vera staffetta tra Chanukkà e Natale. La festa delle luci ebraica dura 8 giorni e da stasera sino al 23 sera allieterà i bambini con dolci allo zucchero e crema chiamati sufganioth e regali per tutti, piccoli in testa. Dal 24 sera il mondo cristiano festeggerà la nascita di Gesù.
LA TRADIZIONE – La ricorrenza di Chanukkà cade il 25° giorno del mese ebraico di Kislev del lunario ebraico corrispondente quest’anno 5775 al tramonto di martedì 16 Dicembre 2014. Tale festa, celebra avvenimenti importanti della storia ebraica, che si svolsero in terra di Israele dal 168 al 165 dell’Era volgare. In quel periodo Antioco IV Epìfane voleva porre una sede politica del mondo greco a Gerusalemme e trasformare il Tempio, centro del monoteismo ebraico, in una sede religiosa del paganesimo.
Contro di lui insorsero i Maccabei, una famiglia di sacerdoti, e, in seguito, altri si ribellarono per difendere l’ideale del monoteismo, la loro terra, ma soprattutto la loro libertà.
Il termine Chanukkà significa letteralmente inaugurazione: infatti, dopo la vittoria dei Maccabei, il Tempio fu liberato dagli idoli del paganesimo e fu riconsacrato al culto dell’unica divinità.
Fu a suo tempo stabilito che tutti gli ebrei delle generazioni future celebrassero tale ricorrenza per otto giorni tanti quanti durò l’ampolla d’olio che servì ad accendere il lume del Tempio per la sua riconsacrazione. Sulla base di questa leggenda per otto sere gli ebrei di tutto il mondo accendono sia nelle sinagoghe, sia nelle loro case speciali lampade dette Chanukkioth.
L’INIZIATIVA MUSICALE – Come ogni anno le feste vengono esorcizzate dalle canzoni di festa. Un gruppo di musicisti romani ha pensato bene di unirsi nel progetto “wi Live ARTISTS” per dare voce alle produzioni indipendenti e rivendicare più che mai che la musica non è di proprietà delle major né dei vertici della SIAE, come spesso stiamo vedendo, anche grazie dinamiche mai troppo chiare e interessi particolari, ma resta un fatto popolare di ispirazione libera.
In quest’ottica Alberto Mieli, apprezzato musicista e autore indipendente romano, ha prodotto un Video divertente e coraggioso che rivela su YOUTUBE una serie di talenti poco conosciuti al grande pubblico ma di grandissima statura artistica. Oltre 1.000 visualizzazioni nelle 2 versioni nei primi 4 giorni.
L’IDEA – Il brano “HAVE YOURSELF A MERRY LITTLE CHRISTMAS” scelto e ri-arrangiato dalla band in una bellissima versione smooth swing risulta vincente in termini di evocazione del calore natalizio rispetto a tutte le produzioni analoghe italiane della stagione, a dimostrazione che la linfa creativa raramente si genera nei vertici discografici o nei reality, ma appartiene a chi fa musica dal vivo in modo continuativo e creativo da anni nel tessuto sociale, in questo caso della vecchia Capitale.
I “Wi live artists” presenteranno il proprio video per fare il bilancio del Natale e del Chanuccà
il 27 DICEMBRE ore 21.30 presso il “New Station” Via G.Parini 4 (Trastevere) con una serata in cui è accomunata un’altra singolare novità. La trasmissione Streaming YOUTUBE in diretta mondiale. Una buona occasione per un sabato speciale LIVE proprio tra Natale e Capodanno al centro di Roma. Ascolta il brano https://www.youtube.com/watch?v=QLNkFim2XYM Il brano sarà disponibile a giorni su i-tunes Spotify e partners |
Quando osserviamo i lumi di Chanukkà – sottolinea il Rabbino Alberto Funaro cantore principe della Comunità di Roma – dobbiamo riflettere sul loro significato ricordando i miracoli che furono fatti ai nostri padri, pregando per rinnovare tali prodigi anche oggi.
Il significato di queste parole racchiude un valore che non ha eguali, in quanto i miracoli, i prodigi che furono fatti a suo tempo ai nostri padri sono sempre attuali. Essi si ribellarono per essere degni di essere chiamati ebrei, combattendo fino all’estremo delle loro forze per mantenere fede ad un’dea che professavano da secoli. E considerata tale fedeltà, i miracoli e la salvezza non potevano certamente tardare a avvenire. I tempi in cui viviamo non sono certamente tempi felici né per gli ebrei né per i non ebrei, ma quando esiste la fede e soprattutto la buona volontà si possono superare anche le difficoltà più grandi.
In questa ricorrenza il pensiero ritorna ad avvenimenti storici ben conosciuti, ma che se pur cambiano i tempi, gli eventi umani, ed i nomi di coloro che hanno fatto la storia, sipossono intravedere fra loro similitudini facilmente riconoscibili, sempre attuali e che possono esserci senz’altro di utile ammaestramento.
Quante volte la società è caduta nell’errore della discriminazione e dell’indifferenza? Non si possono far ricadere accertate responsabilità di un’intera società, su una minoranza che fra l’altro è parte integrante della stessa società che l’accusa.
Da molti secoli le luci della festa di Chanukkà risplendono ogni anno per commemorare la lotta di un popolo per difendere il diritto a vivere e governarsi secondo i propri ideali ed aspirazioni. L’insegnamento di questa ricorrenza non può e non deve avere assolutamente un significato a carattere nazionale, ma deve avere soprattutto un valore universale, perché non solo si celebra la sospirata indipendenza di un popolo, ma si esalta il diritto di ogni nazione alla libertà condannando ogni governo che pratichi intolleranza politica e religiosa verso tutte le culture che fanno parte di quel sistema.
L’augurio è che le luci di Chanukkà possano emanare tanto splendore sì da illuminare quelle menti che ancora praticano e diffondono sentimenti di odio e di violenza. Naturalmente in musica.