Cultura & Società, Italiani all'Estero

Report dal Libano: il Teatro Amico dei Bambini

Report dal Libano

Il teatro amico dei bambini

alla scoperta del diritto di avere diritti con il teatro sociale

Di ritorno dal Libano gli artisti pedagoghi Cam Lecce e Jörg Grünert dell’Associazione Deposito Dei Segni Onlus raccontano la loro ultima esperienza di teatro sociale realizzata in collaborazione con la Cooperazione Italiana/Ministero degli Affari Esteri d’Italia/Utl di Beirut e Ministero degli Affari Sociali del Libano (MOSA) nell’ambito del ProgrammaMOSAIC – MAECI – Progetto “Città amiche dei Bambini”

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Nelle municipalità libanesi di Bebnine-Akkar e Rachaya Al Wadi sono stati realizzati i workshop: “Teatro, Interazione, Comunità” progettate dall’Associazione Deposito Dei Segni Onlus all’interno del progetto internazionale “Città amiche dei bambini”, con attività strutturate specificamente per promuovere i diritti dei bambini attraverso l’apprendimento di tecniche  di teatro sociale con cui motivare la cittadinanza attiva e partecipata dei minori alla governance.

 

Protagonisti delle attività sono stati i bambini e gli adolescenti che fanno parte dei “Consigli Municipali delle Bambine e dei Bambini previsti nel progetto generale, i quali attraverso le sessioni di teatro sociale hanno vissuto creativamente giornate speciali affrontando problemi, questioni e condizioni esistenziali legati ai loro vissuti cittadini.

 

Cam Lecce: Le attività da noi realizzate erano molto attese dai minori che già da un anno partecipavano alle sessioni di formazione previste nel progetto generale Città amiche dei bambini. Tutti sapevano che erano attività teatrali e quindi c’era molta aspettativa. Durante le unità didattiche teatrali abbiamo elaborato insieme con i minori trame drammaturgiche riguardanti i temi più urgenti da loro espressi e messo in scena dialoghi originali raccontando, nelle rappresentazioni teatrali di fine workshop, le problematiche quotidiane in seno alle loro comunità.

Jörg Grünert: Attraverso il gioco del teatro, i partecipanti divenendo “attori” e inscenando contesti sociali hanno osservato e riconosciuto la città come un mondo in costante relazione in cui ciascun componente contribuisce ad elevarne la qualità e la vivibilità. Così la storia raccontata dai bambini di Bebnine-Akkar: “I bambini coraggiosi” poneva in primo piano l’emergenza ambientale che tutta la cittadinanza di Bebnine vive, per degrado ambientale, insicurezza stradale, isolamento sociale e mancanza di infrastrutture socio-culturali dedicati ai bambini. Nella storia i bambini coraggiosi superando mille ostacoli, divenivano attori di una proposta di cambiamento da condividere con gli adulti. L’esperienza vissuta durante il workshop ha rafforzato nei partecipanti l’importanza della loro presenza nei“Consigli Municipali delle Bambine e dei Bambini” di cui sono rappresentanti.

Cam Lecce: Anche per gli adolescenti di Rachaya Al Wadi la partecipazione al workshop ha rappresentato un momento importante nel percorso di formazione alla cittadinanza partecipata. La storia inventata dai ragazzi di Rachaya Al Wadi: “Il diritto di sognare” ha messo in rilievo come il problema più grave avvertito fortemente da tutti sia la mentalità restrittiva che connota la vita sociale e che impedisce di fatto ai bambini, agli adolescenti e ai giovani maschi e femmine di incontrarsi e socializzare serenamente sia a causa dei pregiudizi e sia per mancanza di spazi socio-culturali-sportivi-ricreativi. Nel diritto di sognare vengono rappresentate emblematicamente quattro storie in cui appare chiara l’educazione impartita ai maschi e alle femmine e i limiti che la mentalità pone per una crescita e formazione equanime tra i generi.

Jörg Grünert: Hanno preso parte alle attività circa 35 minori di èta compresa tra 7 e 17 anni.

Le attività monitorate con un questionario sono state accolte con molto favore, e sono state una eccellente occasione di formazione civica che durante il percorso esperienziale che ha fatto scoprire ai partecipanti come attualizzare e praticare nelle loro vite i dettami della Convenzione Internazionale dei Diritti dei Bambini. Le buone pratiche di comunicazione creativa apprese saranno gli strumenti che minori utilizzeranno quando, a marzo 2015 a conclusione dell’intero ciclo delle attività, nei singoli “Consigli Municipali delle Bambine e dei Bambini” porteranno proposte concrete per avviare programmi di protezione dell’infanzia e sviluppo di politiche dedicate ai minori.

Cam Lecce: Il Programma MOSAIC della Cooperazione Italiana e del Ministero degli Affari Sociali del Libano, intende contribuire al rafforzamento delle istituzioni libanesi a sostegno delle politiche di sviluppo locale, il cui intento è quello di mettere al centro delle scelte delle amministrazioni i giovani e i bambini, nella convinzione che una città che pone nel giusto conto le esigenze dei più giovani sarà una città più vivibile per tutti, comprese le fasce più vulnerabili, e che la partecipazione attiva dei minori in seno alle municipalità è un contributo essenziale per la promozione di ambienti favorevoli per la loro crescita e sviluppo, per dotare le città di servizi adeguati, di un sistema di protezione efficace e di uno spazio di dialogo cittadino condiviso.

Jörg Grünert: In Italia e qui nella nostra Regione Abruzzo nei prossimi mesi ci auguriamo di poter  organizzare una serie di interventi volti non solo alla divulgazione di questa esperienza, che vede il teatro sociale strumento di scambio culturale sociale e civico e mentòring di cooperazione internazionale, e soprattutto ci auguriamo di poter condividere con le istituzioni regionali e locali la capitalizzazione di questa esperienza per promuovere qui il valore che la cittadinanza attiva può svolgere come contributo per la salvaguardia dei diritti umani, dei minori e per la qualità della vita.

Uff. Stampa DDSO.

Per info: Cam Lecce 348 7426429 depositodeisegni@gmail.com

frammento di drammatizzazione con gli adolescenti di Rachaya Al Wadi – Libano

giochi di socializzazione con i ragazzi di Bebnine-Akkar – Libano

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