Teramo. Abruzzo Circuito Spettacolo è lieto di invitarti allo spettacolo di danza “Paradise”
Interpreti: Francesco Marilungo, Francesco Napoli
Video consulting: Chiara Caterina
Concept Coreografia Danza: Francesca Saraullo.
Azione Performativa: Estelle Bibbo e Francesca Saraullo.
Sound design e Live Electronics: Federico Dal Pozzo.
Scenografia: Estelle Bibbo.
Collaborazione Ripresa e Montaggio Video: Nasrine Kheltent
Teramo – Teatro Spazio Electa
Ingresso: € 8,00 – Spettacolo in stagione
Per info e prenotazioni tel. 3487501568
https://www.facebook.com/events/321889648002623/?notif_t=plan_user_invited
“Paradise”
“Munirsi di ali e fuggire questo mondo nel sogno”: sono le parole che Masoch usa per descrivere la
perversione che da lui prenderà il nome. Di fatti, attraverso un processo di disconoscimento del reale ilmasochista si sospende nell’ideale creando un proprio “paradiso terrestre”. Molto spesso questo processo è innescato da un oggetto, il feticcio. Questo, più che un simbolo, rappresenta una scena fissa e congelata nella mente del masochista, la fotografia che immortala l’ultimo istante in cui si poteva ancora credere e che quindi vedendola permette di credere ancora una volta. Il feticcio attiva il sogno, fornisce la ali di cui parlava Masoch.
Con questo progetto ci si propone di portare avanti una riflessione sul masochismo considerando due
campi di azione in cui questo si può manifestare: la relazione di coppia e la relazione del credente con Dio nella religione cristiana.
A questi due campi corrispondono due piani di sviluppo, lo spazio scenico, dove interagiscono i corpi dei due performer e quello dello schermo, dove un terzo “personaggio” nella sua solitudine troverà rifugio nella religione. Da una parte il feticcio è il lattice, l’idea di una seconda pelle, dall’altra è il crocifisso. L’ “immagine zero” del lavoro si fonda sull’utilizzo di un Vacuum-bed, oggetto usato nella pratica sessuale SM e che rientra nella cosiddetta ipossifilia, perversione masochistica che consiste nel procurarsi piacere
attraverso la deprivazione di ossigeno. Da questa immagine il lavoro di composizione proseguirà seguendo in parte la metodologia RTC. Per quanto riguarda il materiale video, si farà riferimento alla filmografia di Ulrich Siedl, cinesata austriaco, e a documentari su varie usanze e pratiche religiose.
“La Sospesa”
La Sospesa è un ritratto performativo e danzante. Attraverso una messa in forma fisica, plastica e sonora, traduco uno spazio di tensione dal quale emerge la trasformazione di una donna. Sospesa tra futuro, passato e presente, l’immagine di una donna cristallizzata in uno spazio atemporale si frantuma. Da questo grado zero un’altra figura femminile prende forma lasciando emergere altre sfaccettature di lei, più sensuale, più animale, più fragile, forse, più umana … Questo corpo attraversa lo spazio scenografico partendo da un’atmosfera misteriosa e surreale fino allo svelamento crudo e nudo della scena. Una dimensione “altra” si apre, lo spazio ed il tempo si dilatano, l’immaginario e la realtà si mescolano, una serie di paesaggi intimi s’intrecciano evocando una memoria personale ed arcaica fatta di immagini, di sensazioni e di emozioni. La danza si compone con l’atto performativo creando una relazione possibile con il suono, il decoro, la luce e lo spettatore. Tutti questi elementi diventano, dunque, corpi attivi contribuendo alla scrittura di un linguaggio coreografico inedito. Ne La Sospesa propongo un dispositivo scenografico immersivo composto da un’installazione plastica, una tela nera mobile, un disegno sonoro, un gioco di luci, una danzatrice-performer ed un pubblico.