Teramo. La filiera del latte. Aspetti igienico-sanitari e nutrizionali.
Quanto è importante il latte nell’alimentazione umana? Il consumo di latte e dei suoi derivati può essere pericoloso per la salute delle persone? Chi controlla la filiera del latte bovino, ovino e caprino in Italia? Quanto sono rigorosi i controlli? I consumatori possono sentirsi tranquilli?
Domande importanti cui saranno chiamati a rispondere esperti nazionali e internazionali del settore, durante un Convegno dal titolo “La filiera del latte. Aspetti igienico-sanitari e nutrizionali” che si terrà l’11 e il 12 dicembre nell’Aula Formazione del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Teramo, a C.da Casalena.
Il latte ha un ruolo nutrizionale molto rilevante durante tutto il corso della vita dell’uomo, ma se non vengono tenute sotto controllo sanitario tutte le fasi della sua filiera, a partire dalla produzione del latte e dei prodotti lattiero-caseari fino alla loro commercializzazione, gli esseri umani possono correre seri rischi per la propria salute.
E’ il Ministero della Salute, attraverso i Servizi Veterinari delle ASL, ad occuparsi di garantire la salubrità del latte e dei suoi derivati, attuando una serie di controlli rigorosi stabiliti dalla Comunità Europea che, a dimostrazione di una sempre crescente sensibilità in materia di sicurezza alimentare, ha emanato quattro Regolamenti (il cosiddetto “pacchetto igiene”), definendo le responsabilità dei produttori e i compiti delle autorità competenti demandate al controllo ufficiale dell’applicazione delle normative.
La D.ssa Oana Guerrieri, Responsabile del Servizio di Igiene degli alimenti di origine animale della ASL di Teramo, nonché Responsabile scientifico del Convegno sulla filiera del latte in collaborazione con il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, ha riunito Medici, Docenti universitari, Veterinari, Esperti del Food and Veterinary Office europeo, Operatori del settore alimentare e Associazioni dei consumatori intorno alla sua “tavola rotonda”, con lo scopo di fare il punto della situazione, sia riguardo agli aspetti scientifici che a quelli pratici e legislativi, nel convincimento assoluto che la consapevolezza e l’informazione, tanto degli operatori quanto dei consumatori, siano il primo fattore di prevenzione del rischio.