Teramo. Ordinanza di divieto di accattonaggio
Il Sindaco di Teramo ha emanato una Ordinanza con la quale sancisce il divieto, su tutto il territorio del Comune, di porre in essere forme di accattonaggio molesto, inteso come richiesta insistente e petulante di denaro, attuata con qualunque modalità, in ogni spazio pubblico ed aperto al pubblico, comprese le aree nei pressi di intersezioni stradali o degli impianti semaforici. Tale divieto riguarda anche le aree di pertinenza dei trasporti pubblici ed i mezzi di pubblico trasporto.
La violazione della disposizione è punita con una sanzione amministrativa da un minimo di 25.00 euro ad un massimo di 500.00 euro.
Il Sindaco sottolinea la necessità di tale provvedimento: <<Si è reso necessario intervenire visto che il fenomeno dell’accattonaggio molesto è aumentato in città rispetto al passato ed è divenuto motivo di allarme e preoccupazione, sia per l’elevato numero delle persone coinvolte sia per l’insistenza e la petulanza delle richieste, che spesso sconfinano in vere e proprie azioni di molestia. Non va sottaciuto che le persone che praticano l’accattonaggio, a volte risultano collegate ad organizzazioni criminose o comunque a soggetti dediti ad iniziative illecite, che ne organizzano e gestiscono l’attività sfruttandone le difficoltà per trattenere gran parte di quanto ricevuto; soprattutto con riferimento a coloro che, come minori, anziani e disabili, hanno meno possibilità di opporsi a tali forme di ricatto e sfruttamento. Aggiungo che l’Ordinanza è stata emanata anche per un profilo di sicurezza della pubblica incolumità. Non di rado l’accattonaggio si verifica in luoghi caratterizzati da scarsa illuminazione e da minima frequentazione di persone, come parcheggi, parchi, vie non centrali della Città, per cui coloro che si trovano a subire le richieste di denaro corrono il rischio, in caso di rifiuto, di subire conseguenze anche violente dal diniego opposto>>.