VELENI DI BUSSI. La prescrizione del reato (disastro ambientale), accertata e dichiarata dalla Corte d’Assise di Chieti, rappresenta solo la prevedibile ed inevitabile conseguenza dell’omessa riforma strutturale della Giustizia, che non può prescindere dall’urgente adozione di una legge di amnistia ed indulto.
L’esito del processo per la discarica di Bussi dimostra purtroppo l’esistenza di un’altra amnistia, quella di classe, accessibile a quei pochi che possono permettersi una difesa tecnica capace di sfruttare i ritardi e l’eccessiva durata dei processi ed offre la prova più evidente dell’irresponsabilità politica di un parlamento che, sulla base di calcoli determinati da puro opportunismo elettoralistico, si ostina ad ignorare la necessità, urgenza e obbligatorietà di una strutturale riforma della Giustizia.
Teramo, lì 20 dicembre 2014
Vincenzo di Nanna
Giunta di segreteria di radicali italiani